Giovedì 13 novembre 2025, ore 5:54

USA

Shutdown, primo compromesso al Senato

La breccia si è aperta. Sette democratici e un indipendente sono stati fondamentali (considerato che uno dei 53 repubblicani ha infatti votato contro) a far passare al Senato una proposta di legge di compromesso per l’erogazione di alcuni finanziamenti provvisori. Si tratta di un primo passo molto importante per mettere fine al blocco delle attività governative (shutdown), che domenica ha registrato il suo 40esimo giorno, il più lungo della storia statunitense. Gli 8 senatori hanno accettato di votare a favore, in cambio di una futura votazione sull'estensione dei sussidi potenziati dell'Affordable Care Act. La misura che estende i finanziamenti governativi fino al 30 gennaio è vincolata, fa sapere la CNN, a un pacchetto più ampio per finanziare completamente diverse agenzie chiave. Non include, però, alcuna garanzia da parte dei repubblicani di estendere i sussidi sanitari, che sono stati al centro della lotta per i finanziamenti. Il leader della maggioranza al Senato, John Thune, ha affermato in aula che voterà una misura per estendere i crediti d'imposta dell'Affordable Care Act entro metà dicembre. I democratici coinvolti nei colloqui ritengono che ciò darà abbastanza tempo ai leader repubblicani della Camera e del Senato per negoziare un vero compromesso nelle prossime settimane, sebbene restino consapevoli che ottenere l'approvazione di un Congresso controllato dai repubblicani, resta un’impresa durissima. La situazione, insomma, rimane complicata. Nonostante l'indignazione del resto del caucus democratico del Senato, i leader del GOP sono determinati a far passare rapidamente la misura di finanziamento al Congresso e a farla arrivare sulla scrivania di Donald Trump nei prossimi giorni. Una volta che il presidente l'avrà firmata, non è ancora chiaro con quale rapidità le agenzie potranno ripristinare i servizi per le decine di milioni di americani che stanno affrontando le difficoltà del blocco, dalla perdita degli aiuti alimentari federali alla chiusura degli asili nido fino al ritardo negli stipendi. La maggioranza dei democratici ha mantenuto fermo il veto fino all’ultimo. Alla fine, la decisione è toccata al senatore repubblicano John Cornyn del Texas, che ha espresso il suo voto in tarda serata, portando a 60 la soglia minima richiesta. Il democratico Tim Kaine, che ha votato a favore, ha scritto su X che l'accordo include, tra le altre cose, un voto sulla riduzione dei premi dell'assicurazione sanitaria, su cui i democratici avevano insistito. Garantisce inoltre che i dipendenti federali licenziati durante la chiusura vengano riassunti e che vengano pagati gli stipendi arretrati. I senatori democratici che hanno sostenuto l'accordo per riavviare l’amministrazione pubblica, fa sapere la CNN, dicono che la crescente opposizione di Trump negli ultimi giorni all'estensione dei sussidi dell'Obamacare li ha costretti a cambiare posizione e ad accettare il compromesso. Credono che i democratici abbiano un vantaggio sulla questione sanitaria e che un voto separato sulla sanità metterà in luce le differenze tra i due partiti, anche se ha poche possibilità di diventare legge. E non escludono un altro scontro sullo shutdown a gennaio. 
Pierpaolo Arzilla
 

( 10 novembre 2025 )

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