Giovedì 1 maggio 2025, ore 3:21

Bruxelles 

Via libera dei Paesi Ue ad una revisione mirata della Pac 

Via libera dei rappresentanti dei Paesi Ue riuniti nel Comitato speciale Agricoltura alla revisione mirata della Politica agricola comune (Pac) proposta dalla Commissione europea per rispondere alle preoccupazioni degli agricoltori manifestate con le proteste dei trattori. La revisione punta a ridurre gli oneri amministrativi e a dare una maggiore flessibilità per il rispetto dei vincoli ambientali, sottolinea il Consiglio Ue. Il Comitato speciale Agricoltura ha approvato le modifiche proposte all'architettura verde della Pac con esenzioni, deroghe e incentivi sugli obblighi di maggese, rotazione delle colture e copertura del suolo necessari a ricevere i fondi Ue. Previste anche deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste - come siccità e inondazioni - che impediscono agli agricoltori di rispettarli.

La revisione esenta inoltre le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari dai controlli e dalle sanzioni legate alla Pac. "Abbiamo ascoltato i nostri agricoltori e abbiamo intrapreso azioni rapide per rispondere alle loro preoccupazioni in un momento in cui si trovano ad affrontare numerose sfide", ha affermato il vicepremier belga David Clarinval, alla guida della presidenza di turno Ue, sottolineando che "la revisione mirata delle norme raggiunge il giusto equilibrio tra garantire una maggiore flessibilità agli agricoltori e agli Stati membri e alleggerire gli oneri amministrativi, mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di ambizione ambientale nella Politica agricola comune".

Gli agricoltori battono il ferro ancora caldo e sono tornati a manifestare a Bruxelles a poca distanza dall'Europa Building. Le risposte date dall'esecutivo di Ursula von der Leyen, rappresentano un passo in avanti ma non sono ancora sufficienti a tutelare il settore. Serve cambiare la Pac e introdurre tutele commerciali. E su quest'ultimo fronte - dopo le barricate contro il Mercosur - a dare una mano al settore arriva il Senato francese affondando la ratifica del trattato di libero scambio fra l'Ue e il Canada (Ceta), già ostaggio nel 2018 della Vallonia, la metà francofona del Belgio.

Se i leader europei sono pronti ad approvare le istanze dei trattori, le proposte presentate dalla numero uno di Palazzo Berlaymont appaiono ancora parziali e non all'altezza di tutelare la stabilità dei mercati e i redditi dei produttori. Il giudizio dell'intero comparto sulle esenzioni dagli obblighi di maggese e di rotazione delle colture è positivo, ma sulla semplificazione degli oneri burocratici e la reciprocità nella politica commerciale - è il richiamo - c'è ancora da fare. Una sfida commerciale che anche nelle considerazioni di Coldiretti dovrebbe essere affrontata da Bruxelles facendo ancora di più in termini di reciprocità sugli standard da seguire e le importazioni.

Rodolfo Ricci

( 26 marzo 2024 )

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