Mercoledì 14 maggio 2025, ore 23:30

Attualità

Infanzia, l’Italia fa progressi sul benessere generale ma resta indietro sull’istruzione

L’Italia fa progressi sul fronte del benessere dei minori ma non in tute le aree. Tra le aree in cui siamo ancora carenti c’è, in particolare, quella dell’istruzione. E il Covid, per quanto riguarda i livelli di apprendimento, ha peggiorato le cose. 
A scattare la fotografia è il Report Card 19 dell'Unicef dal titolo, “Il benessere di bambine, bambini e adolescenti in un mondo imprevedibile”, che mette a confronto i dati del 2018 e del 2022 in 43 Paesi dell'Ocse e dell'Ue. A livello complessivo, come detto, l’Italia si piazza bene. Siamo al 9° posto su 36 Paesi nella graduatoria generale del benessere dell'infanzia. Siamo all'8° posto per quanto riguarda la salute mentale. Ci piazziamo, invece, sedicesimi (su 41 Paesi) sulla salute fisica e ventitreesimi (sempre su 41) sulle competenze.
La posizione elevata dell'Italia nella classifica generale è dovuta a due fattori: il 6° tasso più basso di suicidi adolescenziali e il 9° tasso più basso di mortalità dei bambini, su 43 Paesi con dati disponibili. L’Italia è riuscita a migliorare questo indicatore nel corso della pandemia: da 0,75 a 0,68 per 1000 bambini. Tuttavia, è calata tra i 15enni italiani la soddisfazione della propria vita: dal 76% è passata al 73%.
Il report fotografa, come detto, performance non soddisfacenti sul fronte dell’istruzione. Le competenze scolastiche di base al termine della scuola dell'obbligo sono diminuite di poco (dal 58% al 57%). Dai dati emerge, inoltre, che il 43% dei quindicenni italiani non possiede le competenze scolastiche di base in lettura o matematica o entrambe le materie. Anche le competenze sulla lettura a circa 10 anni sono peggiorate, passando da 548 a 537 punti.
La nota positiva è che l'Italia e il Portogallo sono gli unici due Paesi in cui è calato il sovrappeso: dal 29,6% al 27,3%. Attualmente ci collochiamo al 22° posto; prima del Covid, eravamo al 37° posto.
A livello globale, secondo l'analisi dell’Unicef, nel periodo dall'inizio della pandemia da Covid-19, i bambini di molti dei Paesi più ricchi del mondo hanno registrato un netto calo del rendimento scolastico, del benessere mentale e della salute fisica. Rispetto all'ultima Report Card comparabile di cinque anni fa, i Paesi Bassi e la Danimarca hanno mantenuto la loro posizione di primi due posti sulla condizione dell'infanzia, sulla base di misure di benessere mentale, salute fisica e competenze, seguiti dalla Francia.
Complessivamente, tuttavia, molti Paesi hanno registrato un forte calo nelle competenze scolastiche dei bambini in seguito alla pandemia, in particolare per quanto riguarda abilità fondamentali come la lettura e la matematica. La chiusura delle scuole, durata da tre a 12 mesi, ha costretto molti bambini a imparare a distanza e ha portato a perdite di apprendimento. Secondo il rapporto, il ritardo scolastico dei bambini è stimato in media tra sette mesi e un anno. I ritardi sono stati più gravi per i bambini provenienti da famiglie svantaggiate.
Ilaria Storti
 

( 14 maggio 2025 )

Mostre

Quando l’abito è arte

La mostra Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana a Palazzo delle Esposizioni di Roma

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

Il critico è parte del mondo e, in quanto tale, deve sentire su di sé la responsabilità di metterne in discussione le criticità

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Il genio di Giovan Battista Foggini

Una grande mostra monografica che si tiene a Palazzo Medici Riccardi

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

Immagine Foto Gallery

© 2001 - 2025 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it