Calo delle vendite, dazi Usa, concorrenza cinese, transizione verso l’elettrico. Sono queste le principali, e difficili, sfide che il nuovo Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, si troverà ad affrontare guidando il gruppo. Va detto che la scelta fatta da John Elkann e dal comitato costituito dopo la brusca uscita del presidente del gruppo Carlos Tavares, è apprezzata dagli analisti e viene accolta con favore anche dal sindacato. Filosa è un veterano del gruppo e del settore automotive. Entrato in Fiat nel 1999, il manager ha ottenuto la posizione di top management di Fiat Chrysler nel 2018. Negli anni ha scalato le gerarchie del gruppo e dal 2021 fa parte del team dirigenziale senior di Stellantis. Filosa ha guidato per anni le attività del gruppo in Sudamerica, portandolo a conquistare una posizione preminente in Brasile e in Argentina. Nel 2023, il manager ha preso la guida di Jeep risollevando le sorti del marchio nord-americano.
Positive, come detto, le reazione sindacali alla decisione di Elkann di puntare su Filosa. ”Si tratta di una figura che conosce profondamente le dinamiche industriali del gruppo e il valore strategico delle realtà italiane all'interno del sistema produttivo globale di Stellantis - commenta il segretario generale Fim-Cisl, Ferdinando Uliano -. Siamo pronti ad avviare un confronto costruttivo, nella convinzione che il rilancio e il rafforzamento delle attività industriali presenti in Italia debbano rappresentare un punto centrale dell'agenda del nuovo management”. Per Uliano è fondamentale che vi sia “un impegno concreto a tutela dei lavoratori che, con professionalità e dedizione, hanno contribuito a rendere grande questo gruppo e che oggi pagano, più di altri, il prezzo della difficile fase che sta attraversando il settore automobilistico”.
Il sindacato cislino ribadisce l’opposizione a qualsiasi ipotesi che preveda l'eventuale chiusura di stabilimenti o enti. Uliano rilancia la necessità di rafforzare il piano industriale e accompagnare “in modo responsabile i processi di trasformazione in atto, a partire dalla transizione verso la mobilità elettrica e sostenibile”. “In questo contesto - aggiunge il leader della Fim - è altrettanto essenziale chiudere positivamente il negoziato per il rinnovo contrattuale del biennio economico 2025-2026. Gli incontri già fissati per il 4 e 6 giugno rappresentano un'occasione importante: auspichiamo che in quelle sedi si possano gettare le basi per una conclusione rapida e positiva, che dia certezze salariali e prospettive alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo”.
La scelta di Filosa viene accolta positivamente anche dalla Cisl di Torino e Piemonte. In una nota congiunta, i segretari generali, Giuseppe Filippone e Luca Caretti, parlano di una decisione che fa “ben sperare per il rilancio degli stabilimenti italiani e piemontesi del gruppo e in modo particolare per il sito di Mirafiori che vive da anni una situazione molto difficile sotto il profilo produttivo e di prospettive future”.
“Confidiamo - aggiungono FIlippone e Caretti - nel coinvolgimento del sindacato nelle scelte che riguardano i lavoratori e il territorio e auspichiamo un maggior confronto con le rappresentanze dei lavoratori da parte del nuovo Ceo di Stellantis, segnando una netta discontinuità con il suo predecessore Tavares”.
Ilaria Storti