Mercoledì 14 maggio 2025, ore 18:43

Torino

Automotive: Volkswagen vuole vendere Italdesign

Un altro pezzo pregiato dell’automotive piemontese rischia di pagare gli effetti della crisi dell’auto che sta investendo i principali produttori mondiali. Si tratta dell’Italdesign, la storica azienda torinese fondata nel 1968 da Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani e dal 2010 passata al gruppo tedesco che la controlla attraverso Audi. A lanciare l’allarme sulla possibile vendita di Italdesign - società che ha firmato modelli che hanno fatto la storia dell’auto, come la Volkswagen Golf, l’Alfa Romeo 159, la Fiat Panda e la Grande Punto - sono stati i sindacati. Nel 2015 la famiglia Giugiaro ha ceduto l’ultima quota che deteneva pari al 10% e quindi oggi la società di Wolfsburg ha la totalità di Italdesign - società specializzata nell’ingegneria, progettazione e e creazione di modelli automobilistici e non solo - che conta 1.300 dipendenti negli stabilimenti di Moncalieri (dove è concentrato il 90% del personale) e Nichelino, alle porte di Torino. L’idea di venderla, secondo i sindacati, sarebbe dovuta alle difficoltà che investono il settore dell’auto e alle esigenze di liquidità da parte di Audi. 

Dopo aver dichiarato alcune decine di migliaia di esuberi in tutto il mondo e chiuso vari stabilimenti, la multinazionale tedesca ha deciso di vendere il gioiello di Moncalieri che nel 2024 ha raggiunto il fatturato record di 330 milioni di euro. “Per noi - spiega Rocco Cutrì, segretario generale della Fim Cisl torinese - è importante capire le ragioni, ma soprattutto quali sono le prospettive. Italdesign ha grandi potenzialità, le ha sempre avute ed è fondamentale preservare il suo bagaglio di competenze. Ci stiamo mobilitando insieme al sindacato europeo per affrontare la situazione”. 

Intanto un migliaio di lavoratori delle sedi torinesi di Italdesign hanno partecipato - la stragrande maggioranza dei quali in collegamento video - all’assemblea sindacale convocata da Fim e Fiom sul futuro dell’azienda. Al centro della discussione proprio il tema della possibile vendita di Italdesign da parte di Audi. Si parla di tre o quattro possibili compratori, tra cui una multinazionale tedesca e una cordata italiana. Ma c’è anche il timore di uno smembramento dell’azienda e di un suo ridimensionamento. Se ne saprà di più nei prossimi giorni quando un rappresentante tedesco dell’Audi incontrerà i delegati dell’Italdesign torinese. Il 19 maggio ci sarà poi un incontro formale di Fim e Fiom con l’amministratore delegato dell’azienda, Antonio Casu, alla presenza dell’Unione Industriali di Torino. 

L’annuncio su una possibile imminente cessione di Italdesign genera comprensibili preoccupazioni tra i lavoratori. “L’assenza di informazioni - dice Igora Albera, componente di segreteria della Fim Cisl Torino-Canavese - che aiutino a comprendere quale potrebbe essere la prospettiva futura per i 1300 lavoratori dei siti piemontesi non aiuta. Chiediamo maggiore coinvolgimento per approfondire l’argomento. Oggi le criticità dell’automotive unite ai piani di riduzione del Gruppo Volkwagen rischiano di creare un contesto problematico e inedito. Tutelare Italdesign insieme al nostro già troppo sofferente settore automotive è una priorità. L’azienda ha attraversato negli anni momenti di difficoltà, sempre risolti, trovando nuovi campi d’azione (ferroviario, aeronautico, design industriale). L’approdo nella galassia Volkswagen ha garantito anni di serenità”. Italdesign è infatti una delle tre eccellenze, oltre a Ducati e Lamborghini, che Audi controlla in Italia. Nei prossimi giorni forse si saprà di più del futuro dei uno dei marchi storici e iconici dell’automotive torinese. Ma la preoccupazione dei lavoratori per il futuro dello stabilimento cresce con il passare dei giorni. 

Rocco Zagaria

( 13 maggio 2025 )

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