Mercoledì 15 ottobre 2025, ore 14:40

Lavoro

Gruppo Hera contro il dumping contrattuale

Il nuovo Protocollo Appalti sottoscritto da Gruppo Hera e sindacati rafforza la legalità e la dignità del lavoro, prevedendo l’applicazione dei Ccnl comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale, evitando così il dumping contrattuale”. E’ quanto sottolinea Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl commentando il protocollo che introduce clausole sociali per garantire la continuità occupazionale. Inoltre, continua Fumarola “stabilisce l’indicazione dei costi di manodopera e sicurezza, esclusi da qualsiasi ribasso e, in coerenza con il Codice Appalti, si limita il massimo ribasso, privilegiando l’offerta economicamente più vantaggiosa”. Centrale è anche la partecipazione delle organizzazioni sindacali, coinvolte prima e durante le gare, e un capitolo specifico sulla sicurezza, con formazione, controlli e cultura della prevenzione. “È un modello di responsabilità delle parti sociali - conclude la leader Cisl - che va a beneficio delle lavoratrici, dei lavoratori e delle comunità”.

Al centro dell’accordo dunque l’innovativo sistema normativo riguardante gli appalti che prevede l’applicazione obbligatoria dei contratti nazionali di lavoro sottoscritti da Cgil, Cisl, Uil, per settore e territorio, per contrastare il dumping salariale e contrattuale, respingendo inoltre il ricorso all’applicazione delle ‘Tutele Equivalenti’. Il documento, anche alla luce delle norme inserite nel Nuovo Codice degli Appalti, rafforza i principi di legalità, trasparenza e responsabilità sociale, impedendo nei fatti i subappalti a cascata e ponendosi l’obiettivo di garantire una migliore tutela delle lavoratrici e dei lavoratori lungo tutta la filiera dell’appalto, non solo quella strettamente affine alle attività di Hera ma anche quella riferita ai servizi. Prevista, inoltre, la tracciabilità delle imprese coinvolte e l’esclusione di attività ad alto rischio o suscettibili di infiltrazioni criminali.

“Il valore reale di questa intesa - affermano i sindacati firmatari (Filctem-Cgil, Fp-Cgil, Femca-Cisl, Flaei-Cisl, Fit-Cisl, Uiltec-Uil, Uiltrasporti, Fiadel con le rappresentanze di Hera) - risiede nel recepimento in un unico accordo di tutte le migliori pratiche che nel tempo sono state conquistate dalle organizzazioni sindacali, migliorando quanto previsto dal codice degli appalti, e rendendo nei fatti l’intesa la più avanzata nelle partecipate. Con l’auspicio che possa essere un riferimento per la contrattazione”.

In riferimento alle tematiche su salute e sicurezza “c’è la formazione obbligatoria per tutto il personale delle ditte terze appaltatrici e la verifica della stessa da parte della stazione appaltante con l’inserimento di clausole contrattuali che impegnino tutte le imprese coinvolte a qualsiasi titolo negli appalti a consegnare su richiesta, ai propri Rls di riferimento, la documentazione prevista dalle norme e a rispettare gli obblighi di informazione, in percorso di confronto continuo finalizzato al potenziamento dell’attività degli Rls”. Infine, sui diritti, l’accordo guarda ad una maggiore attenzione alla responsabilità sociale d’impresa e alla tutela dei diritti della persona, con particolare attenzione alle pari opportunità, al contrasto delle discriminazioni e all’impegno ambientale. 

Soddisfazione per l’accordo sottoscritto è stata espressa anche da parte di Cristian Fabbri, presidente esecutivo del gruppo Hera: “I fornitori - ha detto - non sono un costo ma un valore per l’azienda e vogliamo metterli nelle condizioni di valorizzare a loro volta le persone che lavorano per loro”. E continua: “Il protocollo significa innanzitutto definire una base salariale comune e quindi l’applicazione per tutti degli stessi contratti di riferimento. Questo permette di togliere il dumping salariale dalla competizione. La competizione - ha proseguito Fabbri - si svolge sulla qualità che i fornitori possono portare e sulle tematiche Esg. Considerate che ormai più del 90% delle gare che facciamo si aggiudicano su criteri tecnico-economici; la tutela dell’occupazione è per noi fondamentale perché garantire continuità significa non disperdere competenze ed esperienza”. Infine il presidente ha sottolineato il tema della sicurezza: “Chi lavora per noi, che sia nostro dipendente o dipendente delle imprese fornitrici, deve avere le stesse garanzie. Non abbiamo l’obiettivo di essere i primi o i secondi - ha concluso Fabbri -. Vogliamo fare bene, valorizzando fornitori e lavoratori e facendo sì che la competizione si giochi sulla qualità”. 

Sara Martano 

( 3 ottobre 2025 )

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