A fine giugno la firma dell’accordo di sviluppo tra Italian Green Factory (gruppo Tea Tek) e il ministero delle Imprese e del Made in Italy, in attesa che Invitalia approvasse il contratto di sviluppo e aspettando il tavolo tecnico da parte dell’unità di crisi del Mimit con l'obiettivo di verificare lo stato di avanzamento dell’ investimento da parte di Felice Granisso, Ceo di Tea Tek e Igf e in vista anche del piano industriale che prevede un piano finanziario di circa 92 milioni di euro (di cui 29 in contributi a fondo perduto e una quota di finanziamento agevolato), anche se mancava ancora il provvedimento di Invitalia per l’entrata nel capitale sociale nella stessa new.co. nel rispetto della procedura prevista dal Fondo di Salvaguardia. Dopo una settimana il progetto di riqualifica della ex Whirlpool rischia di bloccarsi perché Invitalia ha rinviato ancora una volta la data del proprio ingresso nel capitale sociale della Italian Green Factory, subordinando tutto all'approvazione del contratto di sviluppo della stessa Invitalia, che non avverrà prima di settembre, il che per i sindacati “produce un ritardo sugli impegni occupazionali e mette seria preoccupazione sullo sviluppo del progetto industriale relativo alla reindustrializzazione del sito di via Argine”. Per questo le segreterie regionali e partenopee di Fim, Fiom e Uilm hanno annunciato di aver chiesto al Prefetto di Napoli un incontro urgente affinché “si intervenga per evitare che la burocrazia metta a rischio il progetto di riqualifica dell'ex Whirlpool di Napoli. Basta rinvii, il Governo mantenga gli impegni e Invitalia entri nella Italian Green Factory”. Già ad aprile la delegazione della Fim Cisl aveva chiesto l’accelerazione dei tempi di verifica per iniziare concretamente la realizzazione del progetto industriale ed accorciare i tempi dell'insediamento occupazionale dei 294 lavoratori, a fronte anche della comunicazione fatta da Italian Green Factory rispetto a commesse acquisite che permetterebbero a breve, l’inizio della produzione industriale. In uno degli incontri Granisso aveva affermato che “il progetto di reindustrializzazione del sito di via Argine va avanti ed i i lavoratori del bacino tra poco torneranno al lavoro dopo un periodo di formazione. A luglio inizieranno le prime attività produttive: i primi 25 già assunti da Igf e in formazione dal novembre 2023, cominceranno a operare nello stabilimento temporaneo di Acerra”. ma ora nell’incontro di martedì tra sindacati e direzione della Italian Green Factory per affrontare il richiamo in attività dalla cassa integrazione dei primi lavoratori della ex Whirlpool i sindacati hanno espresso “forte dissenso per il continuo venir meno di impegni assunti in sede istituzionale dopo anni di lotta, accordi e garanzie da parte di quattro Governi nella vertenza della Whirlpool di Napoli. Il progetto di abbattimento e bonifica è andato avanti fino ad oggi - affermano - e nonostante i ritardi i lavoratori stanno finendo il percorso di formazione. Non siamo disposti ad ulteriori rinvii”.
Raffaella Cetta