Due proposte ufficiali di acquisizione per la Marelli di Crevalcore. Si tratta di Tecnomeccanica e di Niche Fusina, inoltre un terzo interessamento è ancora in piedi da parte di un soggetto internazionale. Secondo fonti sindacali entro fine gennaio si dovrebbe arrivare a proposte vincolanti, così da provare a raggiungere l’accordo definitivo entro inizio marzo.
Ma vediamo di capire meglio chi sono queste due aziende. Tecnomeccanica è un’impresa italiana con circa 170 dipendenti che già opera nella filiera automotive e svolge attività di pressofusione e di stampaggio a freddo, producendosi da sé gli stampi. L’acquisizione di Crevalcore permetterebbe una crescita delle attività, anche attraverso ulteriori commesse con Marelli e il mantenimento di qualche produzione della plastica per i pezzi di ricambio. Lo stabilimento emiliano si concentrerebbe sull’attività di presse di alto tonnellaggio. L’investimento previsto è di circa 25 milioni. Verrebbero assorbiti 150 lavoratori almeno.
Niche Fusina ha oltre 500 dipendenti in Europa ed è parte del gruppo industriale Dada holdings. È un player dell’alluminio, che fornisce vari settori dall’automotive alla nautica, dall’ingegneria generale alla difesa. L’investimento per la conversione dello stabilimento dovrebbe essere di circa 12-15 milioni di euro. Anche in questo caso verrebbero assorbite 150 persone.
“In entrambi i progetti Marelli dovrebbe garantire la continuità della produzione durante i primi anni” si legge in un comunicato di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm, Aqcfr . Inoltre i sindacati fanno sapere che: “per offrire una soluzione a tutti i 228 dipendenti attuali, la direzione di Marelli ribadisce la disponibilità a trasferire su base volontaria fino a 68 lavoratori in altri stabilimenti del gruppo con un incentivo di sostegno più alcuni a Bologna, ad adoperare lo strumento della isopensione per offrire uno scivolo pensionistico di 7 anni e ad aprire una procedura di uscite volontarie e incentivate”.
Insomma sembra che per l’azienda e i lavoratori di Crevalcore si aprano diverse possibilità. Ora si attende il prossimo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy previsto per il 15 febbraio per avere ulteriori dettagli.
Sa. Ma.