Dopo un primo stop da parte dei vertici di Wartsila si è finalmente arrivati al Mimit ad un accordo quadro tra le parti che evita i licenziamenti. L’incontro si è svolto da remoto e, dopo gli incontri bilaterali di ieri a Palazzo Piacentini, è stato possibile arrivare ad un accordo sul testo che già il Mimit aveva proposto lo scorso 28 dicembre e sul quale era arrivata la rottura tra l’azienda e i sindacati lo scorso 9 gennaio. Sono stati da tutti ritenuti fattori qualificanti dell’accordo la proroga del contratto di solidarietà al 30 giugno 2024 e la possibilità per Wartsila di iniziare il trasferimento di asset e macchinari previo accordo con i sindacati e con i soggetti interessati alla reindustrializzazione.
“Il percorso di reindustrializzazione avviato per il polo di Bagnoli della Rosandra è un fatto di particolare rilevanza, frutto di uno straordinario lavoro di squadra anche con Regione e sindacati, che rappresenta una soluzione concreta alla crisi industriale e apre nuove possibilità di lavoro qualificato - afferma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso -. L’accordo di programma rappresenta altresì un’occasione unica per ripensare il futuro del territorio triestino, alla luce delle opportunità legate alla mobilità green” . Sulla stessa linea la sottosegretaria Fausta Bergamotto: “Sono molto soddisfatta che Wartsila abbia accolto le nostre indicazioni, ora sono certa che lavoreremo tutti per un unico obiettivo: dare una prospettiva solida a questo processo di reindustrializzazione”.
Soddisfatti anche i sindacati: “La presenza del ministro Urso all’incontro rappresenta un concreto impegno politico del Governo nel lavorare per dare un futuro occupazionale ai 300 dipendenti dichiarati in esubero dalla multinazionale - afferma Massimiliano Nobis, segretario nazionale Fim Cisl -. Ora attendiamo di conoscere il piano industriale annunciato da Ansaldo Energia e il rafforzamento con maggiori impegni finanziari del piano industriale 2023-25 di Wartsila Italia”.
Anche per l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen “quanto compiuto dal governo attraverso l’azione del ministro è stato un lavoro che ha evidenziato la strategicità nazionale dell’intera filiera produttiva ma anche del sito di Bagnoli della Rosandra. Questo importante risultato - continua - è stato raggiunto grazie alla compattezza di istituzioni, parti sociali e datoriali”. Rosolen nel suo intervento ha messo in risalto il cambio di direzione compiuto da Wartsila rispetto a quanto emerso nell’ultimo incontro. “Non possiamo che ritenere positivo il ripensamento avuto dall’azienda finlandese - ha detto a margine della riunione - perché in questo modo si creano le condizioni per lavorare con unità di intenti al fine di raggiungere quello che è il vero obiettivo ovvero la reindustrializzazione del sito e l’accompagnamento dei lavoratori direttamente coinvolti nella produzione. A ciò si aggiunge anche il consolidamento delle funzioni rimanenti per i 600 dipendenti di Wartsila Italia non soggette a delocalizzazione”.
Insomma un finale ricercato e trovato dal quale ora si potrà ripartire e riprendere il tavolo per l’accordo di programma, già fissato per lunedì 22 gennaio, fondamentale per dare un assetto di prospettiva all’area interessata dalla chiusura delle attività produttive di Wartsila.
Sara Martano