Negli Stati Uniti inizia la complessa fase di transizione in vista del cambio della guardia alla Casa Bianca. “Il successo per certi versi inaspettato di Trump è la conferma dell’avanzata di un inedito modello politico e culturale nelle democrazie occidentali”, scrive Annamaria Furlan in un editoriale su Conquiste. Ma quanto accaduto in America ”è indubbiamente un campanello d’allarme serio anche nei confronti di un’Europa oggi sempre più divisa, frammentata e senza una identità politica comune. Il vento populista è globale e può portare altri governi populisti”. Solo un grande patto sociale ”può oggi farci recuperare il rapporto con la gente ed evitare il rischio degli opposti populismi, chiamando tutti i soggetti ad una assunzione di responsabilità di fronte ad obiettivi selezionati e condivisi”. Anche i sindacati americani analizzano le ragioni del risultato e mettono al primo posto il malcontento dei lavoratori. Conquiste intervista Debbie Barker, esperta di commercio internazionale.