Sabato 15 febbraio 2025, ore 13:54

Attualità

A luglio nuovo record di occupati: superati i 24milioni

Il mercato del lavoro continua la sua lunga fase positiva, iniziata dopo la pandemia, macinando nuovi record, a dispetto di una fase di crescita debole del Pil. A luglio, infatti, il numero di occupati supera di 9 mila unità la soglia dei 24 milioni e il tasso di occupazione raggiunge il 62,3%, ossia un nuovo primato. Su base mensile, sottolinea l’Istat, la crescita dell'occupazione segna più 56mila unità. Su base annua i posti di lavoro sono aumentati di 490mila unità.
A livello dei categorie contrattuali, la crescita degli occupati è sintesi dell'aumento tra gli autonomi, che raggiungono i 5 milioni 233mila, e della diminuzione dei dipendenti, sia permanenti, scesi a 16 milioni 19mila, sia a termine, scesi a 2 milioni 757mila.
Rispetto a luglio 2023, in Italia sono presenti 437mila dipendenti stabili in più e 249mila autonomi in più. I dipendenti a termine sono invece diminuiti di 196mila unità. 
Rispetto al mese precedente, l'occupazione aumenta per le donne, gli autonomi e in tutte le classi d'età, ad eccezione dei 25-34enni per i quali cala. Su base mensile, inoltre, il tasso di inattività sale al 33,3% (più 0,2 punti). Il numero di inattivi aumenta (più 0,6%, pari a più 73mila unità) tra gli uomini, le donne e i 25-49enni; diminuisce invece tra i 15-24enni e gli ultra cinquantenni.
Si registrano nuovi record anche sul fronte dei disoccupati. Il tasso di disoccupazione sceso a luglio al 6,5%, su base mensile. Si tratta del livello più basso da marzo 2008 (quando si attestò al 6,4%).
Dati meno positivi arrivano dal fronte dell’inflazione, che cresce ancora, anche se più lentamente. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di agosto 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dell'1,1% su base annua, da più 1,3% del mese precedente. 
Continuano a restare troppo alti i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”. I prezzi dei Beni alimentari e per la cura della casa e della persona accelerano ancora ad agosto: su base tendenziale si passa da più 0,7% a più 0,9%. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto decelerano, invece, da più 1,8% a più 1,1%). 
Il lieve rallentamento del tasso di crescita d'inflazione, spiega l'Istat, riflette in primo luogo l'ampliarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da meno 6,0% a meno 8,6%) e dei Beni durevoli (da meno 1,2% a meno 1,8%), ma anche la decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all'abitazione (da più 2,7% a più 2,5%). Un sostegno alla dinamica dell'indice generale si deve invece all'accelerazione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da più 11,7% a più 14,0%) e, in misura minore, dei Servizi relativi ai trasporti (da più 2,2% a più 2,9%) e dei Beni alimentari lavorati (da più 1,6% a più 1,8%). Nel mese di agosto l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale al 2,0% (dall'1,9% di luglio), e quella al netto dei soli beni energetici all'1,9% (dall'1,8%).  
 L’inflazione acquisita per il 2024 è pari all'1,1% per l'indice generale e al 2,2% per la componente di fondo. In base alle stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,1% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e aumenta dell'1,3% su base annua (in decelerazione da più 1,6% di luglio). L'aumento tendenziale più ampio è quello dei servizi recettivi e di ristorazione con un più 4,4% dei prezzi sull'anno scorso. Su luglio si registra invece un calo dei prezzi per questo comparto dello 0,3%.
Ilaria Storti

( 30 agosto 2024 )

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