Martedì 13 maggio 2025, ore 14:16

Tecnologia

Alla musica piace farlo in streaming: in Italia cresce del 17% e guida i ricavi

Era un trend, ora è una certezza. Sull’onda di piattaforme digitali sempre più performanti, gli utenti scelgono di ascoltare la musica in streaming. Lo rilevano i dati del Global Music Report di IFPI: i ricavi commerciali totali per il 2022 sono stati di 26,2 miliardi di dollari; il mercato discografico globale cresce per l’ottavo anno consecutivo, con un incremento del 9% nel 2022 ed è lo streaming a pagamento a trainare i ricavi. Ma non finisce qui. Nello specifico, si legge nel report, in Europa, il secondo mercato musicale più grande al mondo, gli incassi sono cresciuti del 7,5% e hanno riguardato i tre Paesi più rilevanti della regione: Regno Unito (più 5,4%), Germania (più 2,2%) e Francia (7,7%) mentre, a segnare un risultato sopra la media, è stata l’Italia, con una crescita dell’11,1% e oltre 370 milioni di euro di fatturato. Una crescita che, come commenta il Fimi, la Federazione dell’industria musicale italiana, è guidata dallo streaming che attesta una crescita del 17,7 per cento e che rappresenta oltre i due terzi dei ricavi totali della discografia italiana. Va ricordato che lo streaming è un ”sistema per la trasmissione di segnali audio e video via Internet, che permette di ascoltare e visualizzare i segnali provenienti da un server via via che questi vengono ricevuti senza dover attendere il download completo e senza prima averli salvati sul proprio computer”. Una intuizione geniale adottata e sviluppata dal fondatore di Spotify e oggi utilizzata dalle maggiori piattaforme come Netflix e Amazon. Un servizio che è diventato sempre più efficiente, veloce e affidabile con la messa a punto di tecnologie che hanno stabilizzato la trasmissione dati e la loro velocità. ” Gli abbonamenti ai servizi in streaming sono infatti aumentati del 13,7% rispetto all’anno precedente e il numero di ascolti premium in Italia è ormai costantemente maggiore rispetto a quelli del fronte free. - spiega ancora la Fimi sul sito di Linkedin Notizie - e cresce del 36,2% anche il segmento sostenuto dalla pubblicità, tra i quali anche i ricavi dai social media tra cui Instagram, Facebook e TikTok”. Insomma un settore che non vede la crisi ma ha trend di crescita. Del resto, anche se la TV rimane il mezzo di comunicazione di massa più diffuso in Europa, il consumo di contenuti audiovisivi, immagini e musica, avviene sempre di più attraverso il web e le piattaforme di streaming. E non solo: in prospettiva, c'è un ulteriore impulso derivante dal processo di switch-off per il nuovo standard digitale terrestre e dal Pnrr che prevede al 2026 la realizzazione della cosiddetta gigabit society, ovvero la copertura broadband a un gigabit per tutte le famiglie italiane. ” Un cambiamento rilevante - anche per gli esperti di Auditel - che inciderà sulla fruizione e i comportamenti di visione dei contenuti audio e televisivi”. E la musica sarà sicuramente protagonista e interprete in qualsiasi processo di cambiamento tecnologico.
An. Ben. 

( 27 marzo 2023 )

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