Anche la città di Milano con il progetto degli Hub tecnologici di quartiere contro lo spreco alimentare, parte della Milano Food Policy, è tra i 15 finalisti della prima edizione dell’Earthshot prize, prestigioso premio internazionale sulle migliori soluzioni innovative per proteggere l’ambiente. L'Earthshot Prize è progettato per incentivare il cambiamento e aiutare a riparare il nostro pianeta nei prossimi dieci anni. ”Prendendo ispirazione dal Moonshot del presidente John F. Kennedy che ha riunito milioni di persone attorno a un obiettivo organizzativo per portare l'uomo sulla luna e ha catalizzato lo sviluppo di nuove tecnologie negli anni Sessanta, - spiegano gli organizzatori guidati dal principe Williams - l'Earthshot Prize è incentrato su cinque obiettivi semplici ma ambiziosi per il nostro pianeta che, se realizzato entro il 2030, migliorerà la vita di tutti noi, delle generazioni a venire”. Il Premio è sostenuto da una Global Alliance, una rete di organizzazioni in tutto il mondo che condividono l'ambizione di incentivare il cambiamento e aiutare a riparare il nostro pianeta nei prossimi dieci anni. Ai finalisti sono riservati cinque premi da un milione di sterline che saranno assegnati ogni anno per i prossimi dieci anni, fornendo almeno 50 soluzioni ai maggiori problemi ambientali del mondo. ”L'Earthshot Prize è molto più che premiare i risultati: è un decennio di azione per riunire il mondo ambientale con finanziatori, aziende e individui per massimizzare l'impatto e adottare soluzioni su scala, per celebrare le persone e i luoghi che guidano il cambiamento; e per ispirare le persone di tutto il mondo a lavorare insieme per riparare il pianeta”. Tornando ai finalisti che propongono progetti in cui salvaguardia dell’ambiente, efficienza delle risorse disponibili e nuove tecnologie sono scherate dalla stessa parte della barricata, ”il progetto degli Hub di quartiere, selezionato tra 750 iniziative candidate da tutto il mondo, - dicono i promotori - propone un modello innovativo di distribuzione di eccedenze e aiuti alimentari per le persone vulnerabili, facendo leva su reti di collaborazione locali. Il progetto permette quindi di ridurre lo spreco di cibo e il suo impatto negativo sull’ambiente, recuperando e distribuendo cibo a chi ha più bisogno nella città”. In particolare, Milano si contenderà il premio dedicato alla sezione Build a Waste Free World (Un mondo senza sprechi) con altri due progetti: uno di conversione di rifiuti in prodotti sicuri per l’agricoltura (Kenya) e uno che riguarda un impianto di trattamento che trasforma il 98% delle acque reflue in acqua pulita (Giappone). Progetti nati da un protocollo d’intesa siglato nel 2016 tra Comune di Milano, Politecnico di Milano e Assolombarda, in stretta sinergia con il Programma QuBì coordinato da Fondazione Cariplo. ”Essere arrivati alla finale dell’Earthshot prize - affermano i coordinatori dei progetti milanesi - è il riconoscimento di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto l’intera città: grazie al Comune e a tante realtà private e del Terzo settore operative sul territorio, oggi Milano ha 3 Hub di quartiere a Isola (2019), Lambrate (2020) e al Gallaratese (2021)”.
An. Ben.