L’assistenza agli anziani finalmente nell’a genda del governo. Dopo anni di battaglie da parte di associazioni del Terzo settore e sindacati dei pensionati (Fnp, Spi e Uilp) il tema della cura degli anziani diventa oggetto dell’attenzione dell’e secutivo che qualche giorno fa ha approvato il Ddl in materia, risultato finale di un lavoro già avviato nella scorsa legislatura dal governo Draghi, riguardante quella che dovrà essere la riforma dell’assi stenza agli anziani non autosufficienti: una riforma resasi oramai necessaria a fronte dei profondi mutamenti sociali e demografici che richiedono un’innovazione del nostro sistema di welfare per renderlo più rispondente ai bisogni di una realtà che cambia.

E’ di questo che si è parlato ieri nel corso dell’incontro col vice ministro al Lavoro e alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, svoltosi presso il Cnel e organizzato dal Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza, che raggruppa 57 organizzazioni coinvolte nell’assisten za e nella tutela degli anziani più fragili.

L’evento dal titolo “Il futuro dell’assistenza agli anziani in Italia” è stato voluto allo scopo di proseguire nel percorso di realizzazione di una riforma importante, prevista dal PNRR, attesa da trent’an ni e che rappresenta un’occa -sione imperdibile per colmare i gravi ritardi del settore.

E’ proprio per colmare tali ritardi e rispondere ai bisogni delle persone anziane non autosufficienti, dei loro familiari e di chi le assiste, ossia un universo di circa 10 milioni di individui, che il Ddl da poco approvato si articola lungo due direttrici. Da una parte, superare l’attuale frammentazione e costruire un sistema che sia unitario, semplice per anziani e famiglie e riconoscibile per tutta la popolazione: il Sistema Nazionale Assistenza Anziani (SNA). Dall’altra, predisporre interventi di qualità che possano rispondere adeguatamente alle loro condizioni: dai servizi domiciliari a quelli residenziali, dai trasferimenti monetari ai sostegni ai caregiver e agli assistenti familiari. Un decreto che recepisce le proposte della società civile rappresentate dal Patto, prima comunità italiana che raggruppa tutti i mondi della non autosufficienza.

“Il fatto che l’Italia sia la prima nazione in Europa e la seconda al mondo dopo il Giappone per numero di anziani, e che questo dato si combini con quello relativo alla denatalità, ci impone la necessità di realizzare un nuovo welfare – ha dichiarato Bellucci. “Questo è un tema di mero buonsenso, un terreno di dialogo e di condivisione, con punti di partenza diversi ma con l’unico obiettivo di riformare il welfare per chi si accinge ad affrontare la terza parte della propria vita. Un primo passo – secondo il viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali - in un percorso che dovremo costruire insieme per portare a definizione un testo che, nei prossimi mesi, dovrà essere presentato al Parlamento. Sarà un tempo utile e prezioso che permetterà di migliorare il Disegno di legge con il contributo delle istituzioni e delle associazioni della società civile per realizzare un progetto capace di rispondere in modo completo e non frammentario ai bisogni della persona, in questo caso anziana non autosufficiente, e di chi se ne prende cura, quindi anche dei caregiver familiari ai quali il Governo dedicherà una normativa specifica”.

Anna Taverniti

( 28 gennaio 2023 )