Un po’ per la pandemia, un po’ per la digitalizzazione che ha messo il turbo, sta di fatto che il divario tra le imprese che hanno preso al volo il treno del cambiamento e quelle che faticano ad agganciare l’ultimo vagone si è acuito in quest’ultimo anno di emergenza sanitaria ed economica. ”Per quasi la metà delle imprese italiane la crisi sanitaria ha dato un forte impulso alla digitalizzazione dei processi B2b, circa una su cinque ha investito in soluzioni digitali e il 38,5% prevede di introdurre entro i prossimi due anni strumenti per il Digital B2b, fra cui emergono le soluzioni per l’automazione dei processi (16%), Blockchain e Artificial Intelligence (13,8%) e strumenti per monitorare la supply chain (13,1%)”. Questi alcuni dei dati di una ricerca dell'Osservatorio Digital B2b della School of Management di Milano che ha fotografato lo stato delle-commerce B2B in Italia e il suo aumento sul totale delle transazioni B2b (che valgono 2.500 miliardi di euro) a partire dai settori del largo consumo, automotive e farmaceutico. Nota a pie’ di pagina per la fatturazione elettronica che ha chiuso il 2020 con 2 miliardi di fatture emesse: un calo che è stato recuperato nella seconda parte dell’anno. In tutte le regioni è diminuito il numero delle fatture trasmesse rispetto al 2019, con Liguria (-39%), Emilia-Romagna (-21%) e Friuli-Venezia Giulia (-17%) che hanno registrato il calo più significativo. Ai primi posti per numero di fatture elettroniche restano Lombardia (36%) e Lazio (21%), mentre fra i settori guidano il commercio all’ingrosso e al dettaglio (27,7%) e le utility (18,6%). Nel complesso l’eCommerce B2b ha raggiunto i 406 miliardi di euro. ”In un anno in cui le transazioni B2b si sono ridotte del 6% - si legge tra i dati della ricerca - l’eCommerce ha segnato solo un meno 1% e ha aumentato dell’1% rispetto al 2019 la sua incidenza sul totale degli scambi B2b (2.500 miliardi di euro), che è passata dal 19% al 20%”. “La situazione di emergenza ha avuto impatti importanti – afferma Riccardo Mangiaracina, responsabile scientifico dell’Osservatorio Digital B2b - e ha accelerato il processo di avvicinamento delle aziende ai propri clienti riducendo la distanza tra livelli successivi della supply chain, ha promosso un miglior utilizzo dei dati e una maggiore automazione dei processi e ha amplificato la necessità di sviluppare processi maggiormente collaborativi. Questa evoluzione non si è tradotta in una crescita dell’eCommerce B2b nel 2020, ma è cambiata la percezione di persone e imprese verso l’innovazione e molto probabilmente nei prossimi anni assisteremo a una forte crescita della pervasività degli strumenti digitali nei processi aziendali”. Il digitale ha fatto la differenza sotto ogni punto di vista: “L’emergenza sanitaria ha evidenziato l’importanza del digitale per garantire continuità di business e restare competitivi sul mercato – spiega Paola Olivares, direttore dell’Osservatorio - e ha sottolineato anche che le iniziative avviate solo in risposta all’emergenza o solo per singole attività o processi non hanno impatti sulle performance economiche di breve periodo”. La trasformazione completa richiede processi e tempi più lunghi.
An. Ben.