Sabato 27 luglio 2024, ore 5:51

Tecnologia

Geotermico, eolico, idroelettrico e solare, le rinnovabili agganciano la transizione

Le fonti rinnovabili stanno riacquistando un ruolo significativo nelle scelte energetiche dell’Italia. Il trend a livello mondiale è in aumento: la potenza rinnovabile nel mondo è cresciuta del 51% nel 2023 raggiungendo 510 gigawatt (in prima fila la Cina che ha installato oltre 200 Gw di solare ed eolico). Le rinnovabili del resto sono il miglior alleato nella lotta al cambiamento climatico e l’alternativa migliore per ridurre la dipendenza dalle importazioni di fossili e metano. All'ultima conferenza dell'Onu sul clima, la Cop 28 a dicembre a Dubai, si è stabilito di triplicare la potenza energetica da fonti rinnovabili mondiale. ”Questo significa passare dagli attuali 3.500 Gw di energia da rinnovabili globali a 11 mila Gw entro la fine del decennio. - secondo la ong Kyoto Club - Una crescita fortissima, che dovrebbe proseguire anche negli anni successivi”. In Europa, è la Germania a trainare il settore e l’Italia dà segni di vitalità come dimostrano i 5GW fotovoltaici installati nel 2023, anno in cui, per la prima volta, le rinnovabili hanno superato il 50% della produzione elettrica, arrivando al 57,1%. Ad emergere nel mix energetico europeo è l’eolico che ha superato i lgas raggiungendo quota 18%. Dati che, si legge la European Electricity Review pubblicata da Ember, testimoniano un evidente allontanamento dell'Ue dai combustibili fossili. Diversi i dati rilevati. Su cui va segnalato che, per la prima volta, la quota di elettricità generata nell'Ue da fonti fossili è scesa a meno di un terzo del totale. ”Un dato su cui pesa anche il calo della domanda complessiva di elettricità, scesa di 94 TWh rispetto al 2022. Un secondo elemento è che la generazione da carbone ha raggiunto il suo minimo storico a 333 TWh, ma ad avvantaggiarsene non è stata quella da gas, in calo per il quarto anno consecutivo. Il terzo è che eolico e solare, insieme hanno messo a segno la loro miglior crescita anno su anno sia per generazione che per capacità installata, rispettivamente a 90 TWh e 73 GW. Dati incoraggianti ma non gli unici. Infatti, per diminuire le emissioni di Co2 nell'atmosfera, da molti esperti, il geotermico viene considerata la fonte di energia rinnovabile più efficace, seguito da idroelettrico e solare. È quanto emerge da uno studio dell'Università di Pisa su 27 Paesi Ocse dal 1965 al 2020 pubblicato sul Journal of Cleaner Production. La ricerca ha analizzato l'impatto di alcune fonti di energia rinnovabile per la produzione di energia elettrica: geotermico, solare, eolico, biofuel, idroelettrico. Dai risultati è emerso che ognuna di esse contribuisce a ridurre le emissioni di Co2 e dunque è utile agli obiettivi della transizione ecologica. Fra tutte, le migliori sono il geotermico, l'idroelettrico, e il solare, in ordine decrescente di importanza. A livello quantitativo, 10 terawattora di energia elettrica prodotti da geotermico, idroelettrico, e solare, consentono di ridurre le emissioni di Co2 procapite rispettivamente di 1.17, 0.87, e 0.77 tonnellate. 
An. Ben. 

( 12 febbraio 2024 )

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