Mancano meno di 500 giorni all’inizio del Giubileo ma ancora una volta Roma rischia di non farsi trovare pronta. Infatti, sulle 184 opere previste, sono poche le opere che sono partite e con non pochi problemi per i cittadini romani e per la viabilità, su tutte il sottopassaggio per pedonalizzare l’area di Piazza Pia, proprio davanti al Vaticano.
Sarà impossibile l’avvio di tutti i cantieri annunciati, nonostante la fretta e gli alti ritmi di lavoro richiesti agli operai.
Ed è proprio questo che preoccupa il sindacato. Il segretario generale della Filca Cisl di Roma, Nicola Capobianco, ritiene che “più che prendere atto del fallimento e lamentarsi sia opportuno capire quali opere sono davvero realizzabili e con quali modalità. Gli annunci fatti in questi giorni da vari esponenti istituzionali, che hanno dichiarato che per garantire la realizzazione delle opere si lavorerà continuamente e senza sosta, con tre turni di otto ore, ci ha lasciati senza parole. Aumentare i ritmi di lavoro per colmare le lacune nella gestione dei cantieri vuol dire non assicurare la qualità del costruito con il rischio di incidenti e infortuni, anche mortali, tra i lavoratori”.
Il sindacato ricorda l’alto dazio pagato negli anni per le morti sul lavoro degli operai edili, solo a Roma, compresa la Provincia, negli ultimi dieci anni sono morte 50 maestranze, 86 le vittime a Roma dal 2003. Per questo motivo Capobianco ribadisce come “ogni intervento legato alla organizzazione del lavoro non può essere imposto dall’alto, ma concordato con i lavoratori e con le aziende. La cabina di regia costituita presso la Prefettura, che ha l’obiettivo di vigilare sulla legalità nei cantieri, si è riunita una sola volta. Non servono solo momenti di confronto e dialogo costruttivo, ma queste cabine devono diventare luoghi decisionali, dove grazie alle concertazioni e all’apporto degli addetti ai lavori, ciascuno per il proprio settore di competenza, si mettano in campo strumenti e strategie per assicurare legalità negli appalti, un lavoro di qualità e sicuro in tutti i cantieri”.
Le opere in ballo sono tante e importanti, perché contribuiscono davvero a disegnare il futuro della Capitale. “Siamo ancora in attesa di una risposta dal Campidoglio per una nostra richiesta di incontro - conclude il sindacalista -. Il mondo intero guarderà Roma: dimostriamo di essere una Capitale moderna, efficiente, sostenibile”.
Saranno circa 32 milioni i turisti che verranno a Roma per il Giubileo, per loro ma anche per i cittadini romani, si chiede di far avviare tutte le opere previste, ma ad essere penalizzati non devono essere i lavoratori.
La priorità per il sindacato è e sarà la sicurezza nei cantieri. Per questo la Filca Cisl di Roma, insieme alle altre organizzazioni sindacali, continua a chiedere all’Amministrazione capitolina di non perdere ulteriore tempo per la convocazione del tavolo, perché tramite la concertazione si possa lavorare insieme per il bene della città, per non perdere l’ennesima occasione di presentarsi al mondo come una città avanzata.
Donato Tempesta