Sei miliardi per la cultura nel piano di ripresa e resilienza, per far ripartire da Nord a Sud tutto lo Stivale, tramite varie misure che vanno dal sostegno ai borghi e all’edilizia rurale alla digitalizzazione, dalla tutela dell’arte al potenziamento dell’industria cinematografica.
Ai 4,275 miliardi di euro del piano si sommano gli importi previsti nel Fondo Complementare gli investimenti del ‘Piano Strategico Grandi attrattori culturali’, per 1,460 miliardi di euro, per il finanziamento di 14 interventi.
Secondo il ministro della Cultura Dario Franceschini “Il Recovery plan introduce risorse fondamentali che dimostrano come la cultura sia al centro delle scelte di questo governo”.
Andiamo ai dettagli. Il Real Albergo dei poveri di Napoli rientra tra i progetti strategici inseriti dal Governo nel Piano per i Grandi attrattori culturali, con un investimento di 100 milioni di euro.
Si prevede il completamento del restauro, la rifunzionalizzazione degli spazi, anche per rigenerare lo spazio urbano connesso.
Altro intervento notevole riguarda il Castello della Colombaia di Trapani, per portarne avanti il restauro e incentivare l’attività museale, ma anche lo sviluppo della ricerca scientifica, attraverso la creazione di centri d'eccellenza, di attività didattiche divulgative e di un centro convegnistico.
Sempre in Sicilia in lista c’è l’ex complesso della Manifattura Tabacchi di Palermo, con un investimento di 33 milioni di euro, tramite il quale sarà valorizzato l’intero complesso architettonico in chiave culturale: si prevede in particolare la realizzazione di un auditorium, di spazi espositivi, di un’area dedicata alla creatività con annessa foresteria per artisti.
Non poteva mancare la capitale, con il progetto di valorizzazione del Museo Nazionale Romano e del Parco Archeologico dell’Appia Antica, che include il più importante antico tracciato viario di età romana, a cui sono destinati 105,9 milioni di euro, per implementare una rete museale tra la città e una parte rilevante della campagna circostante.
Saranno aperte al pubblico le grandi aule delle Terme di Diocleziano, sarà dedicata attenzione anche al quartiere antico, medioevale e moderno della Crypta Balbi e il percorso espositivo del Museo Nazionale Romano diventerà un percorso educativo, innovativo, accessibile.
Per il Parco Archeologico dell’Appia Antica si prevedono scavi archeologici, restauri e rifunzionalizzazioni.
95 milioni di euro per la riqualificazione dello Stadio Artemio Franchi, di Pierluigi Nervi a Siena.
Ed eccoci in Puglia. Il progetto di valorizzazione del Parco costiero della cultura, del turismo, dell’ambiente a Bari, con uno stanziamento di 75 milioni di euro, prevede la riqualificazione delle aree collocate a sud-est di Bari, oggi degradate e poco fruibili, ma con caratteri peculiari del paesaggio costiero ancora libero dall’insediamento.
Arriviamo alla punta dello stivale, Reggio Calabria, a cui vanno 53 milioni di euro per il Museo del Mediterraneo. Waterfront di Reggio Calabria, che prevede la riqualificazione del tratto urbano adiacente al centro storico e all’area portuale di Reggio Calabria nella sua estensione verso il mare, luogo di confine tra terraferma e isola. L’obiettivo è la creazione di due edifici, un centro polifunzionale integrato nella viabilità urbana, ferroviaria e marittima, e il Museo del Mediterraneo, sede espositiva di una collezione permanente, con padiglioni per esposizioni temporanee, per la didattica, per il ristorante e la libreria. Inoltre si prevede la realizzazione di un acquario, struttura indipendente collegata al museo mediante un percorso dedicato, con laboratori veterinari e di analisi.
Spostiamoci ad un’altra città sul mare, Genova, e diamo uno sguardo all’area compresa tra il Parco Urbano delle Mura e il Parco dei Forti dove insiste una delle poche cinte murarie bastionate ancora visibili nel continente. Una nuova cabinovia collegherà la città con il Sistema dei Forti di Genova, unendo la Stazione Marittima con l’area di Forte Begato. Si prevede anche il recupero dei Forti Belvedere, Crocetta, Tenaglia, Sperone, Puin, Begato, Diamante, Torre Granara, Santa Tecla, della cinta muraria del Sistema dei Forti e, in ambito urbano, delle Mura di Malapaga e Porta Siberia, il recupero dei percorsi pedonali storici, la creazione di un hub informativo.
101,574 milioni di euro sono per il progetto Biblioteca Europea di Informazione e Cultura – Beic 2.0 di Milano, che consentirà di riqualificare lo snodo ferroviario dismesso della ex stazione di Porta Vittoria, destinandolo a un centro culturale per favorire l’accesso alla conoscenza contemporanea, internazionale e interdisciplinare, e alle competenze digitali da parte di tutti i cittadini, tramite un polo bibliotecario di nuova generazione, una struttura in grado di sviluppare programmi di ricerca e sviluppo in sinergia con le università milanesi, con l’obiettivo di contrastare il digital divide, le povertà educative, il divario di accesso all’informazione.
55 milioni sono per il Parco del delta del Po, progetto integrato tra Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna per un potenziamento del sistema di visita di ambienti naturalistici (pinete, pialasse, paludi, saline, parchi naturali), dei punti di interesse culturale e naturalistico (piccoli musei diffusi, capanni birdwatching, camminamenti attrezzati sugli ambienti umidi) e dei punti di accoglienza e di servizio e, infine, per la creazione di un polo culturale integrato con realizzazione del museo della nave romana di Comacchio. In Friuli 40 milioni sono per il Porto vecchio di Trieste.
Il progetto Torino, il suo parco e il suo fiume: memoria e futuro, con uno stanziamento di 100 milioni di euro, prevede la riconnessione del corso del Po con un’area ad alta densità culturale come il Parco e il Castello del Valentino, il Borgo Medievale e il complesso di Torino esposizioni.
169,556 milioni di euro sono per la Biennale di Venezia; saranno potenziate le infrastrutture nel centro storico e al Lido, per sostenere una realtà che potrà diventare un polo permanente di ricerca sulle arti contemporanee”.
Il progetto riguarda l’Arsenale di Venezia, il Padiglione Centrale e i Giardini della Biennale e le strutture della Mostra del Cinema al Lido. Due interventi riguarderanno lo start up del nuovo Archivio Storico per le Arti Contemporanee e il potenziamento delle attività di Biennale College.
Infine 435 milioni per il progetto diffuso “Percorsi nella storia – Treni storici e itinerari culturali”. Perché l’Italia è stretta e lunga, affascinante nella sua diversità.
Elisa Latella