Sabato 27 luglio 2024, ore 11:11

Tecnologia

Preoccupati ma non disperati. I lavoratori italiani di fronte all’IA

Preoccupati ma non disperati. E’ questo in sintesi il sentimento che i lavoratori italiani esprimono di fronte all’avanzata inarrestabile dell’Intelligenza artificiale nel mercato del lavoro. Il dato è contenuto in una indagine realizzata da Linkedin su un campione di lavoratori italiani su cosa pensano dell'IA. Il risultato è che sono ”sì preoccupati - soprattutto i più giovani - ma non troppo”. Il 33% dei lavoratori in Italia si sente sopraffatto dal possibile impatto dell'IA sul proprio lavoro, contro il 39% dei professionisti su scala globale mentre, nel mondo, 9 professionisti su 10 sono comunque curiosi ed entusiasti di poter utilizzare questa nuova tecnologia. ”In Italia, il 60% dei lavoratori si dice convinto che l’IA diventerà un aiutante invisibile - di cono i ricercatori di Linkedin - in grado di agevolare il lavoro quotidiano”. I timori rispetto all’IA variano a seconda dell’età: ”Forse per una maggiore consapevolezza del mezzo, i nativi digitali, e nella fattispecie la GenZ, sono i più preoccupati del possibile impatto sul proprio lavoro ma, in questo caso, è il 44% degli intervistati nella fascia di età 16-26 anni a dichiarare di sentirsi sopraffatto. Il 58% di loro vorrebbe imparare a utilizzarla, ma non sa come accedere a questo know-how”. Paradossalmente, i più ”anziani” sembrano meno preoccupanti dei più giovani e c’è la convinzione che con la formazione e l’aggiornamento professionale delle mansioni svolti con l’aiuto dell’azienda si possa agganciare la transizione e la trasformazione del proprio ruolo. ”Baby boomers e Gen Y sono meno allarmati, con rispettivamente il 31% e il 32% che condivide questo senso di sopraffazione nei confronti dei cambiamenti dettati dall’IA. - si legge nella ricerca - Se si guarda al genere, però, ci sono differenze: più di 7 uomini su 10 a livello globale (73%) vedono nello strumento un alleato sul lavoro, convinzione condivisa dal 65% della controparte femminile”. In linea generale, le aree in cui gli italiani vedono le maggiori opportunità di progresso con il ricorso all’Intelligenza Artificiale sono l’accesso più veloce al sapere e all’informazione (29%), l’aumento della produttività (28%) e la velocizzazione dei lavori di sintesi (23%). L’indagine di Linkedin è stata svolta anche in altri paesi per fotografare eventuali differenze di sentimento e percezione da parte dei lavoratori. Ebbene, al di fuori dell’Italia, ”la convinzione dei lavoratori che l’Intelligenza artificiale possa costituire un valido supporto sul lavoro è condivisa da Stati Uniti (66%), Brasile (86%), Arabia Saudita (85%) e India (90%)”. In Europa invece la percentuale è significativamente minore: ”spagnoli e italiani, però, sono tra i più entusiasti”.
An. Ben. 
 

( 18 settembre 2023 )

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

Fino all’11 agosto migliaia di atleti, provenienti da ogni parte del mondo, si sfideranno per conquistare una medaglia ed entrare così nella gloria

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Libri

L’alfabeto dello scrittore

Una serie di consigli tecnici da mettere in pratica per salvaguardare le proprie opere

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Le sculture di Botero a Roma

Una mostra diffusa curata dalla figlia Lina Botero

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

Immagine Foto Gallery

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it