Impatto tremendo martedì sera nel Cosentino tra un treno e un camion. Il bilancio è di due vittime e diversi feriti. Per questo oggi i sindacati hanno subito proclamato uno sciopero di otto ore di tutto il Gruppo Fs italiane e di tutte le imprese ferroviarie. Lo scontro è avvenuto tra un treno regionale, che collega Sibari a Catanzaro, e un camion in località Thurio, nel comune di Corigliano-Rossano, sullo Ionio cosentino. Secondo le prime notizie il camion, rimasto bloccato sui binari dopo aver attraversato un passaggio a livello, sarebbe stato travolto dal treno in transito. I due morti sono Maria Pansini, 60 anni di Catanzaro Lido che lavorava da anni per Trenitalia e lascia una figlia. E l'autista del camion, un 24enne di origini marocchine, Said Hannanao. La procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un'inchiesta sull'incidente che ha visto coinvolti un treno regionale e un camion. Le due vittime sono la capotreno del convoglio, Secondo quanto accertato nei primi rilievi, il convoglio che copriva la tratta Sibari-Catanzaro procedeva a 130 chilometri orari quando all'altezza del passaggio a livello di località Thurio, nel comune di Corigliano-Rossano, ha trovato fermo sui binari il camion. Nell'impatto il locomotore e il camion hanno preso fuoco e le fiamme si sono poi propagate. I dieci passeggeri presenti sul treno sono rimasti illesi. Le barre del passaggio a livello risultavano abbassate regolarmente. Secondo le ipotesi degli inquirenti, l'autotrasportatore potrebbe aver tentato di attraversare i binari mentre le barre erano ancora aperte e qualcosa potrebbe aver bloccato la marcia, lasciando così il 24enne intrappolato con il treno in arrivo. "Protestiamo per denunciare la fragilità di un sistema infrastrutturale dimostratosi nuovamente inadeguato per utenza e lavoratori. Da anni - precisano le organizzazioni sindacali - avvertiamo sulla pericolosità dei passaggi a livello in tutti i livelli di confronto, chiedendone la soppressione totale. Eppure, nonostante l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria abbia evidenziato il numero di incidenti e di vittime determinati da incidenti analoghi a quello appena accaduto, i passaggi a livello in Italia sono ancora migliaia. Le Istituzioni ed RFI - concludono i sindacati - non si preoccupano di innalzare gli standard di sicurezza sull’infrastruttura ferroviaria, in un continuo rimpallo di responsabilità decisionali ed economiche e c’è addirittura chi progetta la privatizzazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ma intanto le lavoratrici ed i lavoratori muoiono".
Ce.Au.