Venerdì 19 aprile 2024, ore 11:18

Tecnologia

Senza investimenti in nuove tecnologie cresce il rischio insolvenza Pmi del 25%

Ordinata, disordinata o, come viene chiamato, modello serra. In ogni caso di transizione climatica ed ecologica si tratta e chi non si adegua rischia di lasciarsi le penne o perlomeno molto fatturato in campo. Le piccole e medie imprese italiane che, infatti, ”non adotteranno rapidamente misure per la gestione della transizione climatica potrebbero veder aumentare del 25% il rischio di trovarsi in una condizione di insolvenza rispetto ai propri creditori da qui al 2050”. È quanto emerge da una analisi di Cerved che elabora tre possibili scenari di transizione ecologica: quella "ordinata", che concentra gli investimenti nel primo decennio, quella "disordinata", che li posticipa al 2030-40, e il modello "serra", nel quale si interviene scarsamente. ”Chi non si sta attivando ora in questo senso, avverte la tech company basandosi sui risultati delle proiezioni, tra trent'anni avrà il 44% in più di possibilità di default rispetto a chi ha già iniziato a investire”, si legge sul blog di Linkedin Notizie che riporta i dati della ricerca di Cerved. E per agganciare la transizione e la trasformazione del modello industriale e di business, le Pmi italiane hanno bisogno di liquidate. Di molta liquidità in verità: secondo le stime elaborate da Cerved, ”l'investimento che le Pmi italiane dovrebbero sostenere per finanziare fin da ora il processo di transizione è di circa 203 miliardi di euro entro il 2050” mentre, per minimizzare i rischi, ”ben 137 miliardi - cioè il 67% del totale - dovrebbero essere erogati nei prossimi 8 anni”. Un bel problema per il nostro tessuto produttivo se pensiamo che, da sempre, il settore fatica a trovare liquidità nonostante la grande capacità di innovazione di prodotto e di farsi conoscere all’estero per la qualità dei propri articoli e produzioni. Un problema di non poco conto dicono i ricercatori soprattutto per ”le aziende ad alto rischio fisico, che sono oltre l'8% del totale, in caso di ritardo negli investimenti si prospettano al 2050 aumenti dei costi annui per la ricostruzione di impianti e strutture pari all'1,6% dell’attivo e dei premi assicurativi fino al 3% del fatturato. Realizzare la transizione del paese vuol dire portare gran parte dell’Italia nella nuova era e quindi il problema non è di poco conto. La priorità è investire in progetti di crescita e sostenere le Pmi nella generazione di un impatto positivo sull'economia, la società e l'ambiente. In questo senso, ad esempio, si pone l'obiettivo del programma Sustainability-linked Basket Bond con 100 milioni di euro di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Mediocredito Centrale e Sella. Le risorse individuate andranno a sostenere i piani di crescita e sviluppo delle aziende italiane di minori dimensioni. La nuova finanza è legata al raggiungimento da parte delle imprese di obiettivi Esg (Environmental, social e governance) e alla misurazione della riduzione delle emissioni nel settore industriale.
An. Ben. 

( 31 maggio 2023 )

Mostre

Marco Polo a 700 anni dalla morte

Venezia apre le celebrazioni con una grande mostra a Palazzo Ducale

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Filosofia

L’ontologia di Severino

Tra i maggiori pensatori del secondo Novecento, è stato il massimo esponente del nichilismo odierno, rivisitato sulla scorta dei classici greci, a cominciare dal Parmenide

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Cézanne e Renoir a confronto

Una grande mostra a Palazzo Reale-Milano per celebrare i 150 anni dalla nascita dell'Impressionismo

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

Immagine Foto Gallery

© 2001 - 2024 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it