Venerdì 9 maggio 2025, ore 9:16

Tecnologia

Transizione ambientale, gli italiani scettici sull’elettrico userebbero i mezzi pubblici

Si tirano le somme della nuova edizione della settimana europea della mobilità sempre più all’insegna della sostenibilità e di città verdi. Il 22 settembre è l’ultimo giorno della iniziativa promossa in 3000 città di 50 paesi in tutto il mondo incentrata sul camminare, andare in bicicletta e sui mezzi pubblici o usare altre soluzioni di trasporto green. Le celebrazioni culmineranno nella Giornata mondiale senza auto, venerdì 22 settembre, quando i centri urbani saranno riservati a pedoni e ciclisti. In Italia, Legambiente ha incentrato le iniziative sulla Low Emission Zones che chiede alle amministrazioni locali di adottare immediatamente Zone a Basse Emissioni e Città 30 (cioè col limite di velocità a 30 km all'ora). Anche la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (Fiab) propone centinaia di eventi locali e nazionali. Fra questi #CarFreeWeek, la sfida che invita a muoversi per una intera settimana senza mai usare l'auto privata; #ParkingDay con la conversione temporale dei parcheggi in spazi dedicati alla socialità, #BikeToWorkDay in cui provare a compiere in bicicletta il tragitto casa-lavoro. Secondo una indagine Kantar- Freenow svolta in 8 paesi europei, il 42% degli italiani vorrebbe usare di più i mezzi pubblici, la percentuale più alta a livello europeo, dove la media si aggira intorno al 33%. Il 27% degli italiani vorrebbe integrare il trasporto pubblico con sharing mobility o con veicoli di micromobilità condivisi. L’auto privata è ancora il mezzo di trasporto più utilizzato, dal 63% degli italiani e dal 56% degli europei. Tra le cause più citate per il mancato uso dei mezzi pubblici, c'è la limitata disponibilità di orari e i lunghi tempi di percorrenza, motivazioni menzionate dal 55% degli europei, oltre che la loro scarsa disponibilità. Per quanto riguarda la micromobilità elettrica, il 38% dei partecipanti è bloccato da distanze troppo lunghe, costi elevati e/o mancanza di infrastrutture. Per quanto riguarda l'utilizzo di eBike, in molti Paesi del Nord Europa le condizioni meteorologiche sono un limite, come in Germania, Irlanda e Polonia. In Italia il 54% invece incolpa la mancanza di infrastrutture adeguate. Eppure, secondo il 60% degli intervistati europei, in futuro il mezzo di trasporto dominante sarà la bicicletta (anche in versione elettrica), a pari merito con i mezzi pubblici, una visione condivisa dal 65% degli italiani. Inoltre, più della metà degli italiani, sostiene che anche i servizi di micromobilità condivisa e il car sharing avranno un ruolo sempre più rilevante. Altro dato interessante attesta che gli italiani sono i più scettici fra gli europei rispetto all'auto elettrica: solo il 12% ritiene che sarà il futuro della mobilità urbana, contro una media europea del 68%. Nella classifica dei più convinti si distinguono irlandesi e spagnoli mentre tedeschi, austriaci (13% ciascuno) e italiani (12%), per l’appunto, sono più scettici rispetto agli altri Paesi. 
An. Ben. 

( 20 settembre 2023 )

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