Venerdì 9 maggio 2025, ore 11:49

Tecnologia

Transizione digitale e nuove competenze: l’Italia recupera posizioni sulle tech-skills

Trasformazione digitale e nuove competenze. L’Italia recupera posizioni. Lo certifica l’ultima edizione del Desi, l'indice di competitività digitale rilevato dalla Commissione europea che negli anni precedenti ci ha sempre penalizzato fotografando la situazione reale del nostro paese. Ebbene, ”dopo aver toccato il punto più basso della graduatoria nel 2020, posizionandosi al posto 25 su 28 nazioni monitorate, l’Italia sta risalendo posizionandosi al posto 20 nel 2021 e al posto 18 nel 2022”. Con un trend incoraggiante. Il problema maggiore il nostro paese lo presenta sul fronte della alfabetizzazione digitale e delle nuove competenze digitali. ”Il possesso delle competenze digitali di base si attesta in Italia al 46%, contro una media europea del 54%, e la presenza di specialisti digitali si presenta a sua volta inferiore rispetto alla media dei partner Ue. - si legge nel rapporto Desi - Tutto questo in un contesto dove la richiesta di skill digitali da parte delle aziende si fa sempre più elevata: uno studio condotto recentemente dall'Ocse in collaborazione con Randstad su 417 milioni di annunci di lavoro postati online in dieci paesi mostra infatti come anche in Italia la domanda di posizioni digitali sia già salita al 12%”. Annunci di lavoro online che riguardano le cosiddette occupazioni digitali. ”Le offerte più diffuse riguardano sviluppatori, programmatori e ingegneri del software, che valgono quasi la metà delle occupazioni digitali in Italia (44%). Non mancano Data Analyst/Administrator (21%), Ict e HR manager o marketing specialist (21%) e addetti al data entry e tecnici ICT (15%)”. Italia e Spagna hanno la percentuale più alta di annunci che riguardano occupazioni digitali, pari al 12% del totale delle offerte di lavoro presenti sul web. Seguono Olanda, Singapore e Regno Unito (11%), Germania (10%), Belgio (9%), Usa e Francia (7%), Canada (6%). Ancora più nello specifico è interessante vedere la classifica delle prime dieci professioni più richieste su oltre 100 censite e legate alle innovazioni tecnologiche: programmatore di Computer Quantici, designer di “wearables” (oggetti digitali indossabili), esperto di sistemi di operatività a distanza (dalle applicazioni industriali, alla chirurgia, alla cucina), progettista di sistemi di software e hardware integrati, broker delle tecnologie, specialista delle nuove frontiere della cyber security, operatore della logistica automatizzata, intelligente ed integrata, gestore della blockchain sicura, ecocompatibile e diffusa, personale sanitario in grado di integrare attività presenza e da remoto, realizzatore di piattaforme di interazione virtuale nel campo del marketing, della formazione, del tempo libero. E le aziende del settore It italiane prevedono una crescita delle assunzioni del 14% per l’ultimo trimestre dell’anno nelle città di Milano, Padova, Torino, Roma, Bari, Napoli, Bologna, Udine, Verona e Catania. 
An. Ben. 

( 13 novembre 2022 )

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