Sedici tendenze per il 2023. Le ha snocciolate uno studio di LinkedIn nei settori della tecnologia, economia e lavoro tra rischio di recessione, transizioni in corso e sfide sociali. Nella classifica si parla di finanza sostenibile, di centralità della sicurezza energetica, di ruolo strategico delle nuove competenze, di ” creator economy”, di industria sostenibile. E ancora di imballaggi ecologici, vertical farming in città, taxi che volano e abitazioni condivise. Tra le tendenze spicca il ruolo della tecnologia e dell'uso che ne faremo. In primo piano l'Intelligenza Artificiale: “l'IA è destinata a creare nuove professioni”. Secondo la Harvard Business Review – si legge sul blog di LinkedIn a firma di Marco Valsecchi - una figura destinata a consolidarsi è quella del prompt engineer. “Ma il futuro non sarà solo di chi si specializza nell’interfacciarsi a una singola IA, anzi la prossima frontiera per l’intelligenza artificiale è quella della customizzazione e della concatenazione: quanto più i processi si fanno complessi, tanto più è necessario far dialogare i modelli tra loro – dice l’artista multimediale e creative director Marino Capitanio - le aziende iniziano ad avere bisogno di una direzione creativa delle intelligenze artificiali. Figure che provengono dalla progettazione e dalla produzione di contenuti visivi e testuali, ma che iniziano a muoversi verso un approccio più marcatamente strategico". Altro aspetto è il rapporto con i cellulari perché, secondo gli esperti, la prossima fase della tecnologia mobile non sarà smartphone-centrica, come è stato finora. Ad affrancarci in parte sarà la crescente diffusione dei cosiddetti wearables, le tecnologie indossabili: cuffie bluetooth, smartwatch, e smart glasses, per citarne alcune. “Nel 2023, con l’arrivo degli occhiali intelligenti e il consolidamento dei nuovi orologi sempre più collegati ad app di messaggistica, fitness e social, questo mercato è destinato a crescere in Italia del 7,2%”, secondo le stime di Confindustria Digitale su dati NetConsulting. Già il 2022 si sta rivelando un anno complicato per gli smartphone: “secondo Qualcomm, nel quarto trimestre le vendite subiranno un’ulteriore perdita tra il 10% e il 13%. Segnali di cambiamento arrivano anche dal mobile computing. Secondo Nicoletta Boldrini, come si legge sempre sul blog di LinkedIn, “questi segnali di trasformazione sono la crescita dei brevetti nell’ambito AR (realtà aumentata) e VR (realtà virtuale) e gli investimenti nel 6G, l'elemento che davvero dovrebbe definire l'era post smartphone rendendo definitiva la fusione tra mondo fisico e mondo digitale”. Ma non solo. Altri segnali arrivano dalla “crescita significativa dei wearable device come strumenti autonomi dallo smartphone: un mercato a due cifre fino al 2030 trainato prevalentemente dai settori Healthcare e Enterprise & Industrial application”. 
An. Ben. 

( 12 dicembre 2022 )