Roma, 4 apr. (askanews) - "Esprimo preoccupazione e perplessità per la proposta della Commissione europea, trapelata nei giorni scorsi, di allargare il campo di applicazione della direttiva 2010/75/Ue sulle emissioni industriali anche all'allevamento bovino, in aggiunta a quello suino e avicolo, ma, in particolare, agli allevamenti zootecnici piccoli che non saranno quindi in grado di sostenere i previsti adempimenti per le necessarie autorizzazioni". Lo afferma in una nota l'eurodeputato Salvatore De Meo.
"In pratica - continua - si vorrebbe introdurre il sistema di certificazione ambientale sulle emissioni, ora limitato a chi alleva più di 2.000 suini, a tutte le forme di allevamento sopra i 100 capi. Questa proposta non solo mortifica un intero settore, da sempre preso di mira, ma determinerà la cessazione di tante attività, favorendo così la produzione di Paesi terzi. Infatti - aggiunge De Meo - si tratta di una proposta inaccettabile che va a colpire tutti gli allevamenti di medio/piccole dimensioni che costituiscono l'ossatura del sistema zootecnico europeo e rappresentano un elemento di identità territoriale che va salvaguardato anche per evitare lo spopolamento delle aree montante e rurali. Sembra che non ci si voglia rendere conto di come, in questo momento particolare sia necessario, invece, favorire una maggiore produzione agroalimentare europea e dipendere meno dalle importazioni. Come Forza Italia - conclude De Meo - manterremo alta l'attenzione per contrastare nelle opportune sedi questa proposta che ha, oggettivamente, le sembianze di un ulteriore attacco alle eccellenze agroalimentari europee".