Città del Vaticano, 24 giu. (askanews) - Destra e sinistra nella Chiesa "Sono categorie vecchie ormai di cinquanta, sessant'anni". Così il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, in una intervista con i principali quotidiani italiani.
Destra e sinistra, conservatori e progressisti? "Mi sembrano categorie superate. Figuratevi che io quando vado in visita nei Paesi scopro alla fine della visita che il sindaco è di una parte o dell'altra", risponde Zuppi. "Anche a me hanno chiesto se sono progressista. Ho risposto: spero di essere cristiano. Se il problema è difendere la persona siamo tutti insieme. Tutti dobbiamo difendere la nostra storia e la nostra tradizione. Mentre certe toponomastiche sono obsolete. Sono categorie vecchie ormai di cinquanta, sessant'anni, senza più riferimenti ideologici. Così anche nella Chiesa. La sfida è superare queste categorie e lavorare insieme. Fra le due parti ci sono spesso intolleranze ingiustificate mentre il punto è trovare risposte per tutti sennò tutto sfocia in un ambiente elettrico".