Roma, 27 lug. (askanews) - Le conoscenze e gli strumenti di cui oggi disponiamo sono capaci di fornire un nuovo approccio ordinamentale multi-disciplinare, l'unico capace di favorire una trasformazione sostenibile delle nostre città e una rinascita dei tanti borghi di cui il Paese della Grande Bellezza è disseminato. Lo ha detto Marco Mari intervenuto al "Simposio Remind, Per una nuova cultura dell'abitare" promosso dall'associazione Remind Filiera immobiliare.
"Oggi più che mai, ci troviamo a dover affrontare tante crisi tutte assieme, da quella pandemica a quella energetica e idrica senza dimenticare quella sociale ed economica dovute ai conflitti armati alle porte dell'Europa - ha spiegato Mari -. Per fronteggiare questi periodi incerti è necessario adottare un approccio integrato e inclusivo, serve un nuovo patto, una vera e propria inversione di rotta verso quel processo di transizione ecologica e digitale che metta in equilibrio con il pianeta le persone, le comunità e il loro benessere. Come GBC Italia lavoriamo sistematicamente con tutti gli attori della filiera, con le principali istituzioni e ministeri, e sosteniamo attivamente i tavoli di lavoro ReMIND".
Tra i principali risultati "del nostro operato, spiccano senza dubbio gli emendamenti approvati su nostra proposta nella recente Legge Delega, il supporto attivo alla Consulta del MIMS e nel gruppo di lavoro in seno al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per la definizione della prossima linea guida sul Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE), in cui ho l'onore di coordinare il sottogruppo per l'integrazione dei protocolli energetico-ambientali rating system", ha proseguito Mari.
"Anche grazie alla nostra azione l'Italia può e deve ripartire più coesa e competitiva, sfruttando appieno le recenti risorse economiche nel rispetto di quelle che sono le priorità della Comunità Europea in tema di rigenerazione urbana, anche mediante la corretta e sistematica applicazione dei processi di rendicontazione energetico-ambientale - ha concluso Mari -. Siamo chiamati ad essere i custodi del nostro Pianeta, e sopratutto nel campo della rigenerazione urbana, abbiamo il dovere di vigilare e contribuire affinché alla nostra e alle prossime generazioni sia garantito un futuro più equo, più resiliente, sostenibile e salubre".