Roma, 24 giu. (askanews) - I pazienti di MSF e i loro accompagnatori sul treno raccontano storie inimmaginabili di bambini, uomini e donne intrappolati in un conflitto, bombardati nei rifugi, attaccati durante le evacuazioni e gravemente feriti in esplosioni, spari, o vittime di mine e schegge. C'è chi è stato ferito a casa e chi è finito sotto il fuoco di armi pesanti mentre fuggiva verso aree più sicure. La maggior parte dei pazienti ha indicato le forze armate russe o sostenute dalla Russia come i responsabili degli attacchi che li hanno colpiti.
"Come in tutti i conflitti, MSF chiede a tutte le parti coinvolte di rispettare il diritto internazionale umanitario e l'obbligo di proteggere i civili e le infrastrutture civili, di permettere alle persone di fuggire per mettersi in salvo e di consentire l'evacuazione tempestiva e in sicurezza di malati e feriti. Inoltre, chiediamo che venga consentito l'accesso umanitario per poter assistere le persone ovunque si trovino. Il nostro appello è urgente perché in Ucraina continuiamo ad assistere ad attacchi indiscriminati contro i civili" dichiara il dott. Bertrand Draguez, presidente di MSF.