Roma, 2 lug. (askanews) - Nel 2021 l'Amministrazione centrale dello Stato ha ricevuto dai propri fornitori 3.657.000 fatture per un importo complessivo pari a 18 miliardi di euro. Ne ha liquidate 2.420.000, corrispondendo a queste imprese 12,8 miliardi, "dimenticandosi, si fa per dire, di saldarne 1.237.000. Grazie a questo espediente, lo Stato centrale ha 'risparmiato' ben 5,2 miliardi. Dei 12,8 miliardi onorati, inoltre, il 28,2 per cento (pari a 3,6 miliardi di euro) è stato pagato in ritardo, ovvero non rispettando le disposizioni previste dalla legge in materia di tempi di pagamento". E' quanto sostiene l'Ufficio studi Cgia che ha rielaborato dati della Corte dei Conti.
"Una cosa inaudita - attaccano gli artigiani di Mestre - che dimostra come la nostra Pubblica Amministrazione, in questo caso quella centrale, continua a mettere a repentaglio la tenuta finanziaria di tante imprese, soprattutto di piccola dimensione, attraverso una condotta, in materia di pagamenti, a dir poco disdicevole". (segue)