Roma, 27 apr. (askanews) - "Per la prima volta l'Italia diventa un beneficiario dei fondi europei. Ma non basta. Bisogna rispondere velocemente ai bandi, oltre costruire partenariati pubblici privati e a lavorare a livello locale con fondazioni bancarie, ordini professionali e quei soggetti che possono aiutare le amministrazioni locali. In ogni caso chiedere a Bruxelles di dilatare i tempi dei bandi, oltre a metterci in cattiva luce a livello europeo, ci farebbe perdere il ritmo del Next Generation Ue, che va di 6 mesi in 6 mesi". Così Vincenzo Amendola, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei durante la tavola rotonda su Regioni e Pnrr organizzato da Socialcom, in collaborazione con Comin &Partners e Jump.