Sabato 27 luglio 2024, ore 1:34

Sindacato

Caf Cisl, trent'anni anni di servizi e mediazione

Il Caf Cisl compie trent'anni. Trent'anni di assistenza fiscale, di servizi, di intermediazione tra cittadini e istituzioni. Trent'anni di cambiamenti, tra cui il più recente è la rivoluzione digitale, e di fasi difficili come quella della pandemia. A raccontarli a "Conquiste del Lavoro" è Giovanna Ventura, la presidente del Caf cislino.

Gli ultimi anni, quelli della pandemia, sono stati anni di forte accelerazione della transizione digitale per le amministrazioni pubbliche. Il Caf come ha reagito e come si è attrezzato per tenere il passo di questa accelerazione?

Il Covid ha accelerato la digitalizzazione nelle Pa ma, contestualmente, ha fatto anche emergere l'importanza del Caf come sportello sociale. La digitalizzazione, infatti, non è ad appannaggio di tutti i cittadini, ci sono alcune fasce che ne sono rimaste tagliate fuori. In questi ultimi anni, abbiamo avuto tante persone che si sono rivolte a noi perché disorientate. Questo, per fare un esempio, è accaduto con il proliferare dei bonus stanziati dal governo durante la pandemia. Il Caf ha svolto, sempre di più, il ruolo di sportello sociale, dando indicazioni, chiarendo, aiutando. Allo stesso tempo, al nostro interno, abbiamo accelerato e rafforzato gli strumenti e i processi tecnologici. E, proprio durante la pandemia, abbiamo programmato il personal Caf, un portale con cui le persone possono compilare la dichiarazione dei redditi e l'Isee online. Un portale che dà anche la possibilità di conservare i propri documenti. Contestualmente, abbiamo ulteriormente attivato gli strumenti telefonici: mandiamo sms sui cellulari, con notizie, informazioni, link per prenotare pratiche. Abbiamo, inoltre, attivato un servizio whatsapp, per parlare con noi e fare prenotazioni, e abbiamo attivato centralini e un servizio recall che fa sì che nessuno resti senza risposta.

Tutto ciò ha comportato un ulteriore investimento sulla formazione dei lavoratori?

La formazione è da sempre alla base della qualità del servizio Caf Cisl. Dai tempi del primo presidente, Florindo Fumagalli, la formazione è stata sempre centrale. In questi ultimi anni abbiamo aggiunto corsi formativi per consentire ai lavoratori di stare al passo con le nuove tecnologie. Abbiamo inoltre avuto la necessità di fare formazione, per una esigenza tecnica, perché i nostri sofwtare sono diventati molto più complessi. La formazione riguarda poi il tema dell'accoglienza, alla presa in carico. Con la pandemia, ovviamente, i corsi formativi sono stati erogati molto spesso online. Negli ultimi anni abbiamo, inoltre, realizzato dei webinar per i delegati di federazioni, per metterli nelle condizioni di conoscere i servizi offerti dal Caf. Una strada su cui continueremo a insistere.

Gli ultimi anni per i Caf sono stati anni di continui tagli ai fondi pubblici. Che conseguenze hanno avuto e come avete ovviato alla minore disponibilità di risorse?

Sono stati diversi i governi che hanno tagliato fondi negli ultimi anni, inseguendo il miraggio della disintermediazione. Ma si è visto che una completa disintermediazione non è possibile, perché la cultura tecnologica non è arrivata a tutti i cittadini. La stessa dichiarazione dei redditi precompilata non ha dato i frutti desiderati. Ma ha prodotto il risultato di togliere soldi al Caf, perché i nostri compensi hanno subito un taglio. Il che ci ha costretto ad alzare le tariffe a iscritti e cittadini in genere. Ogni anno dobbiamo metterci in cerca di fondi per avere risorse idonee. Per fare un esempio, l'Isee ha un fondo Inps che ogni anno si esaurisce a giugno, e ogni anno bisogna ricercare nuovi soldi. Manca la certezza e la strutturalità degli stanziamenti. Quest'anno, da ottobre l'Inps non paga più le seconde Isee che i cittadini chiedono. Non paga per esaurimento dei fondi. Il Caf Cisl ha scelto di non far pagare comunque la pratica Isee ai cittadini, anche per questi ultimi tre mesi. Ma tutto questo ci mette in una situazione di maggior precarietà finanziaria e di costante adeguamento delle tariffe.

Dopo trent'anni di attività, quali sono i prossimi obiettivi che si pone il Caf Cisl?

Per il futuro l'obiettivo è quello di confermare il nostro ruolo di mediazione e di sportello di cittadinanza. Uno sportello a cui le persone si potranno rivolgersi per qualunque esigenza di ordine fiscale, per prestazioni sociali tariffarie, per se stessi e per l'intera famiglia. Il nostro obiettivo è la presa in carico della famiglia, con servizi che spaziano da quelli fiscali, a quelli relativi a colf e bandati, a quelli che riguardano le successioni. Senza elencarli tutti, si tratta in sostanza di servizi che insieme a quelli fiscali garantiscono una tranquillità alla famiglia. Dal prossimo anno ci sarà, inoltre, la delega digitale che con l'Agenzia delle entrate abbiamo già sperimentato quest'anno: attraverso il sito le persone potranno conferire la delega direttamente al proprio Caf. Questo per sopperire anche ai problemi di privacy segnalati dal Garante. Analogo tavolo si aperto con l'Inps, per arrivare anche in questo caso alla delega digitale. L'insieme di tutti questi servizi e di queste novità ci consentirà di rafforzare sempre di più il nostro ruolo di sportello di cittadinanza.

Ilaria Storti

( 16 ottobre 2023 )

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