Martedì 15 luglio 2025, ore 23:23

Welfare

Continuano a calare i percettori di reddito di cittadinanza

In attesa che la riforma complessiva del reddito di cittadinanza entri in azione nel 2024, i percettori del sussidio continuano a diminuire, per effetto di alcune modifiche già effettive. Ad aprile, infatti,  le famiglie che hanno percepito il reddito o la pensione di cittadinanza sono scese per la prima volta sotto il milione (956.817), ossia il livello più basso dopo l'ottobre 2020, mese nel quale scadevano i 18 mesi del sussidio per i primi nuclei che l'avevano ottenuto. Secondo quanto emerge dall'Osservatorio Inps sulla misura di contrasto alla povertà, le persone coinvolte nelle 956.817 famiglie sono state 2.004.164. L'importo medio per nucleo ad aprile è stato pari a 571,11 euro mentre la spesa complessiva è stata di 546,44 milioni, in calo rispetto ai 596,05 milioni di marzo.
A non cambiare, per ora, è il fatto che gran parte dei percettori, per l’esattezza il 46,65%, siano famiglie con un solo componente. Secondo i dati dell’Osservatorio Inps, sono 446.372 i nuclei composti da una sola persona che percepiscono l'assegno. 
Va ricordato, che per i componenti tra i 18 e i 59 anni non disabili, dal primo settembre 2023 non sarà più possibile percepire il sussidio ma si attiverà la misura chiamata Supporto per la formazione e il lavoro, con un assegno che sarà legato a iniziative formative o partecipazione a progetti utili per la collettività. Il sussidio andrà a cittadini in condizioni di povertà assoluta, con Isee fino a 6mila euro, che non hanno i requisiti per l’assegno di inclusione. L'importo è di 350 euro mensili. Il  sussidio a sostegno della ricerca di un'occupazione, sarà incompatibile con Rdc e Pdc. 
Dal gennaio 2024, sarà invece arrivo il sussidio che sostituirà il Reddito di cittadinanza.  Si chiamerà assegno d'inclusione, sarà di importo da 480 euro a 13.800 euro annui e sarà riservato ai nuclei con almeno un disabile secondo le regole Isee, un minorenne o un soggetto di almeno 60 anni (non è più previsto il diritto in presenza di soggetti con patologia e diritto all'assegno per l'invalidità civile).
 Viene ristabilito a 9.360 euro, inoltre, il limite di Isee per il diritto. 
Su base annua, come l'attuale Rdc, il sussidio sarà formato da due quote: integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro, da tarare con il parametro della scala di equivalenza (novità è la previsione di un punteggio di 0,5 per i disabili); un contributo, come l'attuale Rdc, ai nuclei che risiedono in abitazione in locazione, con contratto registrato, pari al canone annuo dichiarato a fini Isee, nel limite massimo di 3.360 euro (280 mensili). Il nuovo sussidio sarà erogato ogni mese per un massimo di 18, come il Rdc, salvo rinnovo, previo stop di un mese, di ulteriori periodi di 12 mesi (a ogni scadenza di rinnovo occorre la stop di un mese).
Ilaria Storti

( 23 maggio 2023 )

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