Mercoledì 24 aprile 2024, ore 1:31

Intese

Chimico-farmaceutico: siglato il rinnovo del contratto

Sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore chimico farmaceutico tra le rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e quelle aziendali di Federchimica e Farmindustria. Il nuovo contratto, che avrà una vigenza triennale 1° luglio 2022 - 30 giugno 2025 ed interesserà una platea di circa 210 mila lavoratori in oltre 3 mila aziende, prevede un aumento sui minimi (livello D1) nel triennio di euro 204 diviso in 5 tranche, e precisamente: 50 euro dal 1° luglio 2022 (18+ 32 provenienti dalla quota di Edr), 30 euro dal 1° gennaio 2023, 36 euro dal 1° luglio 2023, 68 euro dal 1° luglio 2024 e 20 euro dal 1° giugno 2025. Il montante complessivo nel triennio sarà pari a 4.750 euro.

Tante le novità normative. Sul tema della parità di genere la volontà di promuovere nei luoghi di lavoro la cultura e il rispetto della dignità della persona e del contrasto alle violenze e alle molestie, con l’obiettivo della promozione dell’inclusione sociale e della parità di genere, anche retributiva. Le parti hanno concordato di attivare anche un meccanismo di accesso al sistema di welfare contrattuale per i lavoratori non iscritti. Per quanto riguarda la malattia, il trattamento economico ricomincerà ex novo dopo il quattordicesimo giorno di ricovero ospedaliero rispetto agli attuali 21. Sulla formazione è previsto l’aumento a 2,5 giornate su progetti formativi collettivi. Rilevante la novità in tema di politiche attive del lavoro con la certificazione delle competenze in seno alla bilateralità, in modo da creare un vero e proprio ambito di incontro tra domanda e offerta per le esigenze del settore. Utile strumento nei momenti di ristrutturazione aziendale, ma anche nello sviluppo e crescita delle imprese. Nel nuovo contratto nazionale saranno inoltre delineate le linee guida sul processo di trasformazione digitale che affronterà diversi temi: organizzazione del lavoro; competenze e formazione; occupazione e occupabilità; coinvolgimento e partecipazione; relazioni industriali; sicurezza, salute e ambiente.

“Si tratta di un rinnovo davvero importante, perché arriva in un momento in cui è necessario il recupero del potere di acquisto dei salari per i lavoratori, considerata la congiuntura economica che ha fortemente inciso sulle famiglie - afferma Nora Garofalo, segretaria generale Femca-Cisl -. All’aumento di 204 euro sui minimi contribuisce per 32 euro l’Edr, elemento distinto della retribuzione, utilizzato in questo contratto per la verifica degli scostamenti inflattivi e che ha dimostrato di funzionare perfettamente: nei periodi di bassa inflazione ha permesso di mitigare le ricadute sui minimi contrattuali, mentre adesso consente di consolidarli. Un meccanismo di bilanciamento e di compensazione che si è rivelato estremamente utile per l’applicazione del Patto per la Fabbrica. Molto importanti anche le novità sulla parte normativa, con le linee guida sulla digitalizzazione, il ruolo maggiore assegnato alla formazione e la certificazione delle competenze, con la valorizzazione del libretto formativo. Inoltre - conclude Garofalo - l’Osservatorio sulla bilateralità potrà essere utilizzato per far confluire le esigenze occupazionali del settore, alla luce dei cambiamenti generati dalla transizione ecologica, industriale e digitale, facendo incontrare domanda e offerta e rafforzando così le politiche attive del lavoro”.

Sulla stessa linea il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli: “Duecentoquattro euro sui minimi è il corretto modo per difendere il salario dall’inflazione. Un contratto che è più vicino al mondo del lavoro e dei lavoratori, e un modello che conferma la nostra idea di contrattazione. Un contratto moderno che guarda correttamente al futuro e alla transizione digitale, regolando nel modo giusto i tempi di lavoro e di vita in un contesto generale in costante mutazione. Questo risultato - conclude Falcinelli - si è reso possibile grazie all’impegno e alla responsabilità delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali. Un sistema di relazioni che porta avanti un lavoro continuo e che da domani sarà a lavoro per il prossimo rinnovo. Speriamo che questa intesa possa essere di supporto e di sostegno anche per altri contratti impegnati nei rinnovi in questa stagione contrattuale”.

Per il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra è “importante la firma del Ccnl chimico-farmaceutico che tutela con adeguati aumenti i salari di 210 mila lavoratori. Novità su welfare, politiche attive, bilateralità, digitalizzazione, conciliazione vita-lavoro. Rinnovare tutti i contratti rimane per la Cisl la priorità”. Ora la parola passa ai lavoratori che dovranno votare l’intesa nelle assemblee.

Sara Martano

( 14 giugno 2022 )

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