Si migliorano i salari e l’orario di lavoro, si introducono nuovi istituti bilaterali, si consolida il ruolo del lavoro agile e ci sono maggiori impegni per rafforzare la sicurezza sul lavoro. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra commenta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore energia e petrolio siglato tra le rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e quelle datoriali di Confindustria Energia.
L’aumento complessivo (Tec), che interessa più di 40 mila lavoratori, sarà di 235 euro nel triennio mentre l’aumento medio sui minimi (Tem) di 215 euro (categoria 4.3) diviso in 3 tranche, così ripartite: 60 euro da luglio 2022; 65 euro da luglio 2023; 90 euro da giugno 2024. Il valore economico del rinnovo è di 235 euro (pari al 9% dell’inflazione), di cui 215 sui minimi a cui si sommano ulteriori 20 euro mensili che vengono consolidati sugli stessi minimi in alternativa al trasferimento sull’Edr per effetto del meccanismo di verifica degli scostamenti inflativi. Il montante complessivo calcolato sui 215 euro è pari a 4.275 euro. Infine, 6 euro saranno aggiunti all’Edr, che passerà da 25 a 31 euro.
Per quanto riguarda la parte normativa particolarmente significativi sono il rafforzamento, l’innovazione e la ripartenza del sistema di valutazione dell’apporto individuale (Crea), che concorre ad aumentare il salario contrattuale. Sulla salute e sicurezza, la novità è rappresentata dal consolidamento della figura del rappresentante alla sicurezza di sito. La sperimentazione in alcuni siti pilota realizzata nel vecchio contratto ha segnato un passo avanti nella cultura della sicurezza, confermando questa buona pratica a livello contrattuale nazionale.
La formazione, sia individuale che collettiva, avrà un incremento di ore finalizzate allo sviluppo, da una parte della crescita professionale e del potenziamento della job position (upskilling) e dall’altra dell’acquisizione di nuove competenze per la reimpiegabilità (reskilling). Quest’ultima è fondamentale in vista dei nuovi processi produttivi che questo settore sarà chiamato ad affrontare per realizzare la transizione energetica ed ecologica. In tal senso si costituirà anche il libretto delle competenze che certificherà la formazione, e sarà rafforzato l’organismo bilaterale che sovrintende i processi formativi.
“Di fronte a scenari di complessa e articolata trasformazione sociale e strutturale, dove l’Europa ci chiede di avanzare velocemente nella transizione ecologica ed energetica, questo contratto risponde in maniera efficiente alle esigenze di un settore, quello energetico, nevralgico per questo Paese - dichiarano i segretari generale di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Paolo Pirani - . In un momento di generale incertezza dovuta alla crisi di Governo, le parti hanno assunto la responsabilità di dare risposte ai lavoratori, in un settore strategico per la vita del Paese”. L’intesa sarà ora presentata ai lavoratori che dovranno approvarla nelle assemblee.
Sara Martano