È arrivata a 11 anni dalla sottoscrizione dell’ultimo rinnovo e a 10 dall’ultimo aumento retributivo, l’attesa sigla del contratto collettivo nazionale degli operai idraulico forestali e idraulico agrari. La firma è avvenuta nella sede della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rappresentata dal Presidente Massimiliano Fedriga. Già riavviare il tavolo per i sindacati di categoria non era stato facile, anche perché il contratto è unico nel suo genere poiché viene sottoscritto sia da aziende private e cooperative che da amministrazioni pubbliche. Ora per Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil il rinnovo rappresenta una vittoria, frutto anche delle mobilitazioni più volte messe in campo per sollecitare lo sblocco dell’impasse istituzionale. Il contratto riguarda oltre 60mila lavoratrici e lavoratori. Sia gli impiegati che gli operai al II livello avranno in tasca un aumento di 100 euro, riparametrato per gli altri livelli contrattuali. L’aumento sarà erogato in due tranches di 50 euro ciascuna, la prima con decorrenza dal primo dicembre 2021 e la seconda dal primo marzo 2023. Ma il contratto è stato profondamente rinnovato anche nella parte normativa, a partire dalla vigenza, portata a quattro anni, con scadenza al 31 dicembre 2024, un adeguamento delle parti relative ai contratti a tempo determinato, all’apprendistato e alla sicurezza sul lavoro. Definite poi in modo più ampio le causali relative al lavoro stagionale e riallineate le ore di permesso in modo più equilibrato tra operai ed impiegati. Nell’ottica del rafforzamento del secondo pilastro della previdenza viene aumentato dello 0,3% il contributo a carico delle imprese per la previdenza complementare, mentre vengono inseriti due nuovi articoli su ferie solidali e aiuto alle lavoratrici vittime di violenza di genere. Inoltre, è stato concordato un impegno tra le parti a modificare e riorganizzare, con due apposite commissioni, alcune questioni importanti come il trattamento di malattia e infortunio per gli operai e l’inquadramento professionale. Assieme ai sindacati e alla Conferenza delle Regioni il contratto è sottoscritto da Agci-Agrital, Confcooperative-Fedagripesca, Confcooperative Lavoro e Servizi, Federforeste, Legacoop Agroalimentare, Uncem. Tutte le parti si sono dichiarate concordi “nell’adeguare il contratto alle nuove sfide che le politiche forestali a livello nazionale ed europeo pongono al settore”. “Il rinnovo – dichiarano – consente alle imprese e ai lavoratori di sostenere con strumenti più adeguati il futuro, sicuramente ricco di sfide, che il settore dovrà affrontare, con particolare riferimento alla tutela del territorio a partire dalla prevenzione e dal contrasto agli incendi boschivi”. Il risultato raggiunto è definito “storico” dal Segretario generale della Fai-Cisl Onofrio Rota, “ma è anche un nuovo punto di partenza per dare ai lavoratori sempre maggiore riconoscimento e dignità”. Anche il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra ha commentato positivamente il rinnovo: “Valorizza lavoro e contrattazione rilanciando un comparto essenziale per cogliere le sfide della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica”.
Rossano Colagrossi