Marcia alta per il gruppo Ducati. Azienda e sindacati di categoria hanno infatti trovato la quadra per il rinnovo del contratto integrativo. Ad annunciarlo i segretari territoriali Mario Garagnani (Fiom), Emilio Vincenzi (Fim) e Stefano Lombardi (Uilm) soddisfatti per i risultati raggiunti. Nell’ipotesi di accordo, spiegano i sindacati metalmeccanici, l’elemento più rilevante è quello degli investimenti: “La valorizzazione degli strumenti di partecipazione negoziata e gli investimenti sono gli elementi per noi più soddisfacenti - aggiunge Vincenzi - prevedendo un ammontare straordinario nei prossimi cinque anni di alcune centinaia di milioni a testimonianza di quanto il sito di Borgo Panigale rimanga strategico per il futuro di un’azienda mondiale”. Una parte rilevante degli investimenti sarà dedicata alle infrastrutture e all’industrializzazione, mentre il restante sarà indirizzato verso la ricerca e l’innovazione di prodotto “allo scopo - aggiungono i sindacati - di affrontare in modo adeguato le transizioni digitale ed ecologica e la necessità di puntare ad una qualità sempre maggiore”.
Sul fronte degli aumenti economici il premio strutturale preferiale passerà a regime da 1.300 a 2mila euro annui uguale per tutti, mentre il premio di risultato aumenterà di 400 euro annui raggiungendo a regime un massimo di 3.100/3.300 euro (secondo il livello di inquadramento). Aumentate anche alcune indennità di turno. La quota economica aggiuntiva annua che avranno mediamente i dipendenti rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale raggiungerà così i 10mila euro, di cui circa 7mila strutturali e 3mila variabili.
Inoltre nel periodo 2023/25 sono previste oltre 300 assunzioni a tempo indeterminato, di cui circa 200 in produzione. Nel dettaglio le assunzioni sono, secondo l’azienda “320 in tutto, 222 già avvenute (di cui 142 in produzione) e 106 nei prossimi anni (56 in produzione)”. Prevista poi la trasformazione di 100 contratti part-time in full-time, di cui 78 già effettivi e altri 22 entro gennaio.
“Questo accordo - continuano i sindacati - delinea in modo chiaro gli scenari futuri della Ducati, garantendo sostenibilità economica per il sito, per le retribuzioni e per i livelli occupazionali”. Migliorata la qualità della vita, con lo smart working senza limiti, la conferma dei permessi per visite mediche, l’ampliamento di quelli per accudire i figli e l’introduzione di quelli per gli affetti, compresi i pet. Agevolazione poi del 35% per l’acquisto dell’abbonamento al trasporto pubblico locale e convenzioni per bike e car sharing.
“Siamo orgogliosi di aver raggiunto un accordo che non solo rafforza il nostro impegno verso i dipendenti, ma che guarda anche al futuro della nostra azienda con ottimismo e determinazione - afferma Raffaella Ponticelli, Human Resources and Organization Director di Ducati -. Questo accordo riflette la nostra dedizione a creare un ambiente di lavoro che promuove l’equilibrio tra vita privata e lavoro, la diversità e il benessere di tutti. È il risultato di un dialogo costruttivo e partecipativo con le rappresentanze sindacali, e pone le basi per una crescita sostenibile e innovativa. Siamo convinti che il successo di Ducati dipenda dalla valorizzazione delle persone e dalla loro partecipazione attiva e questo accordo ne è una prova concreta”.
Sara Martano