È stata approvata all’unanimità, dagli attivi unitari nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, la piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti dei Consorzi Agrari, in scadenza il 31 dicembre 2023. La proposta contrattuale, spiegano i sindacati della categoria, punta a coprire il quadriennio 2024-2027 rafforzando le relazioni sindacali con un confronto sempre più partecipativo, con l’accrescimento di diritti e tutele e promuovendo una politica salariale espansiva per tutelare il potere di acquisto. Rilevante il miglioramento del capitolo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con richieste che mirano a rafforzare la cultura della prevenzione. Sulla formazione, anche alla luce delle sfide che il settore dovrà affrontare, si punta a introdurre il diritto soggettivo all’aggiornamento delle abilità professionali di ogni dipendente con la previsione di un monte ore annuale. Così come per quanto riguarda la classificazione, tema su cui si ritiene indispensabile valorizzare la professionalità dei lavoratori, in particolare rispetto alle nuove mansioni e competenze presenti nei consorzi che testimoniano l’evoluzione delle attività lavorative anche sul versante tecnico e specialistico. Si richiede inoltre di implementare le azioni di contrasto alla violenza di genere, molestie sessuali e mobbing, senza dimenticare le misure in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e welfare contrattuale. L’incremento salariale richiesto per il quadriennio è del 13,9%. Significativa è anche la proposta di riduzione dell’orario di lavoro settimanale, a parità di salario, da 39 a 36 ore. Il Ccnl riguarda i 3 mila lavoratori e lavoratrici dei circa 20 Consorzi Agrari del settore. L’ultimo rinnovo non era stato facile, tant’è che nel 2021 i sindacati avevano avviato una mobilitazione per richiamare alle proprie responsabilità la controparte e sollecitare il rinnovo del contratto scaduto nel 2019. Oggi la realtà dei Consorzi Agrari, piccola ma importante, sta vivendo invece una nuova fase di rilancio sia per questioni organizzative che per il ruolo da svolgere nel mondo produttivo agricolo. Infatti i Consorzi offrono servizi avanzati al comparto primario e sostegno alle aziende agricole italiane creando economie di scala utili in tutti i processi e rafforzano il sistema delle filiere agroalimentari, anche grazie alla loro presenza continuativa sul territorio. A maggior ragione, i sindacati ritengono fondamentale rinnovare il Ccnl, esprimendo grande soddisfazione “per il percorso che ha portato all’approvazione della piattaforma, che contiene punti qualificanti che riconoscono il valore del sistema consortile italiano e mettono al centro il lavoro degli addetti”.
Rossano Colagrossi