Il personale Italo-Ntv sciopererà il prossimo 14 maggio per il rinnovo del contratto. A dichiararlo Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovieri e Fast Confsal. La trattativa per il contratto, scaduto a dicembre del 2021 - spiegano - ha subito un brusco stop dopo undici mesi di serrato confronto, a causa dell’atteggiamento di indisponibilità e chiusura da parte dell’azienda nel fornire risposte concrete alle richieste dei sindacati. Le motivazioni alla base dello sciopero riguardano, in particolare - spiegano le organizzazioni sindacali - l’insufficienza della proposta economica presentata dalla Società̀ Italo-Ntv e il mancato pagamento del premio di risultato nei termini previsti dagli accordi, nonostante i livelli di produttività conseguiti dal personale".
"Andremo avanti nel percorso di mobilitazione intrapreso - affermano infine Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovieri e Fast Confsal - auspicando che la società Italo-Ntv mostri segnali tangibili per ricomporre la situazione di conflitto determinata, nell’interesse di lavoratrici e lavoratori che grazie al proprio lavoro e impegno hanno permesso la prosecuzione delle attività e il raggiungimento di risultati economici significativi per l’azienda".
Intanto anche nel settore trasporti il tema della sicurezza sul lavoro resta all’ordine del giorno. "Una questione che non può essere uno slogan o un concetto astratto da rilanciare in occasione di tragedie - dichiara Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl, a margine della riunione del Comitato sicurezza della federazione nazionale tenuta in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro - ma un tema centrale che mostra la cifra della civiltà di un Paese e necessita di un impegno costante e coordinato tra tutti i soggetti impegnati in tale delicato ambito, visto l’ inaccettabile numero di infortuni e di morti che continuano a verificarsi nel mondo dei trasporti". "Il vero problema - prosegue Pellecchia - riguarda l’effettiva applicazione delle norme esistenti e un radicamento diffuso della cultura della prevenzione. In tema di misure preventive sono stati fatti grandi passi avanti ma è fondamentale che esse vengano definite e prestabilite all’interno dei contratti di lavoro. Questo è il motivo - aggiunge il sindacalista - per cui riteniamo che su questi argomenti sia necessaria una puntuale condivisione dei fenomeni, delle buone pratiche e delle iniziative fra i principali gruppi che operano nel settore dei trasporti, dell’ambiente e dei servizi, che coinvolgano Governo, istituzioni a vario livello e i sindacati".
La Fit-Cisl si è resa parte attiva di questo processo, "pensiamo - spiega Pellecchia -ai diversi protocolli ad hoc per la promozione della sicurezza sottoscritti con l’Inail, ADR Aeroporti di Roma e il Gruppo Aspi-Autostrade per l’Italia o quello firmato con i ministeri dei Trasporti e degli Interni, le associazioni datoriali e le aziende della mobilità ferroviaria e Tpl, per cui sollecitiamo da tempo una sua piena e concreta attuazione. È il punto da cui partire per portare tutte le aziende del settore trasporto, anche quelle medio-piccole, allo stesso livello, adottando le migliori pratiche esistenti in materia di protezione e sicurezza del personale". "Il vero cambio di passo - conclude il segretario - si realizzerà implementando la partecipazione attiva dei lavoratori, contribuendo ad aumentare gli standard di salute e sicurezza, garantendo sviluppo, occupazione di qualità e sempre migliori condizioni di impiego".
Cecilia Augella