Quaranta riders modenesi di Mymenu diventano dipendenti vedendosi riconosciuto il contratto nazionale della logistica. L’accordo è stato raggiunto dai sindacati con la società del gruppo Pellegrini che impiega oltre 500 ciclofattorini in sei delle principali città del Nord Italia (oltre a Modena, anche Milano, Brescia, Padova, Verona e Bologna).
"Esprimiamo grande soddisfazione per questo ulteriore passo in avanti che, dopo Just Eat, riconosce diritti e stabilità ai lavoratori di un altro grande player della consegna del cibo a domicilio - dichiara Maurizio Denitto, segretario territoriale di Modena della Fit Cisl Emilia-Romagna. Con questo accordo il rapporto di lavoro subordinato, a tempo indeterminato, diviene lo strumento di regolazione principale per il lavoro dei rider e il contratto nazionale della logistica diventa il contratto che meglio rappresenta questa attività".
Ai riders di Mymenu sono ora riconosciuti istituti quali tredicesima, quattordicesima, Tfr, malattia e infortunio retribuiti, ferie, permessi, maternità, retribuzione mensilizzata certa, premio di risultato, bilateralià contrattuale. Nella prima fase i riders potranno scegliere e sperimentare il rapporto di lavoro dipendente con le tutele e i trattamenti previsti da contratto collettivo nazionale di lavoro.
Nell’arco di 24 mesi tutti gli istituti economici e normativi del contratto logistica saranno a pieno regime.
"Con il rinnovo a maggio 2021 - conclude Denitto - il contratto si dimostra il migliore strumento per rappresentare le peculiarità di questa attività lavorativa, garantire continuità operativa alle imprese e, contemporaneamente, riconoscere che il rider è un lavoratore dipendente, al quale devono essere garantiti tutti i diritti e trattamenti economici degli altri lavoratori della logistica".
Ce.Au.