Venerdì 3 maggio 2024, ore 23:38

Lavoro

Vigilanza privata: aumenti contrattuali per oltre 100mila addetti

Al via gli adeguamenti contrattuali salariali per oltre 100mila addetti della vigilanza privata e servizi di sicurezza. Oggi le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato una ipotesi di accordo con le parti datoriali del settore, Anivip, Assiv, Univ, Ani sicurezza, Legacoop Produzione e Servizi, Agci Servizi e Confcooperative Lavoro e Servizi. Le lavoratrici e i lavoratori del settore percepiranno complessivamente un aumento a regime di 250 euro per il IV livello GPG e 350 euro per il livello D dei Servizi Fiduciari. E' stata inoltre introdotta la 14ª mensilità per i servizi di sicurezza che sarà erogata a partire dal 2024. Un altro consistente passo avanti, spiegano i sindacati, che conferma gli impegni assunti lo scorso anno al momento del rinnovo del contratto nazionale: continuare il percorso di confronto sia sulla parte normativa che economica, con l'obiettivo di migliorare le condizioni di chi lavora nel settore, che ogni giorno mette a rischio la propria vita per la sicurezza pubblica e privata. "Di assoluto valore l'accordo siglato dalla Fisascat Cisl e dalle altre categorie per adeguare con aumenti economici significativi le retribuzioni per gli oltre 100 mila lavoratori del settore della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza- commenta il leader Cisl, Luigi Sbarra. La strada contrattuale è quella che va perseguita per aumentare e tutelare i salari dal caro vita, rafforzare i diritti, affrontare il tema del lavoro dignitoso, far partecipare tutti i lavoratori alla gestione, controllo, ripartizione degli utili delle aziende". "L’evoluzione nel settore della vigilanza privata e dei servizi di sicurezza, con l’adeguamento dei trattamenti economici alle dinamiche attuali del mercato, rappresenta un cambio di passo significativo verso una maggiore equità e sostenibilità nel comparto. Relazioni responsabili tra sindacati e associazioni imprenditoriali testimoniano la volontà di perseguire il benessere e lo sviluppo sostenibile per tutti gli attori del settore". Interviene il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini. "L’intesa, subordinata alla consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore - sottolinea il sindacalista. L’attivazione delle procedure necessarie all’aggiornamento delle tabelle del costo del lavoro e la costituzione in seno all’Ente Bilaterale di settore di un Osservatorio sugli appalti - aggiunge Guarini - confermano la volontà delle Parti di analizzare e sensibilizzare il mercato del lavoro di riferimento, gli operatori del settore e la committenza in merito al rispetto dei parametri salariali e delle specifiche attribuzioni degli addetti del settore". "La contrattazione - conclude il sindacalista - ancora una volta - ha dato buona prova di sé facendosi carico di preservare la continuità delle imprese fornendo al contempo risposte economiche apprezzabili i lavoratori". Le aziende più piccole e di altre zone del Paese hanno continuato ad applicare i minimi contrattuali, che l’accordo di giugno aveva rivisto al rialzo di soli 140 euro a regime, con evidenti vantaggi concorrenziali. Il fronte datoriale si è quindi diviso, con i big propensi a rinnovare l’accordo di giugno livellando differenze di trattamento che li mettevano di fatto fuori mercato. Da dicembre, dopo alcuni incontri al ministero del Lavoro, si è tornati al tavolo. Con i sindacati intenzionati a ottenere aumenti anche per le guardie giurate, che partivano da condizioni retributive migliori rispetto a quelle dei vigilanti e negli ultimi mesi non avevano goduto di miglioramenti. Cgil, Cisl e Uil parlano di una svolta in un settore famigerato per i trattamenti salariali minimi sotto la soglia di povertà e quindi in violazione dell’articolo 36 della Costituzione, come sancito anche dalla Cassazione.
Ce.Au.

( 16 febbraio 2024 )

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