Sabato 26 aprile 2025, ore 19:53

Moda

Fendi. Una storia di donne, una storia italiana

di STELLA FANELLI

L’Italia usciva dalla Grande Guerra con l’unità finalmente raggiunta ma con ogni risorsa spesa e perduta. In quel 1918 una giovane donna romana che ha appena vent’anni ha però un sogno, aprire una boutique e vendere ‘bellezza’.

Adele Casagrande incoraggiata da un prestito, apre in via del Plebiscito un piccolo negozio di pelli e pellicce con annesso laboratorio.

Sono anni difficili per un paese che deve tornare a immaginare orizzonti e sperare nei talenti di uomini e donne da cui dipende la ripresa. La determinazione di Adele che dimostra un carattere fortissimo nel rifiutare un modello di femminilità remissiva e inoperosa decide la fortuna di un marchio che si impone in Italia e nel mondo dopo i primi sacrifici che con Edoardo, l’uomo che sposa nel 1930, sopporta per vedere vivere e crescere il suo sogno. È già una imprenditrice Adele quando sceglie il matrimonio per condividere un progetto di famiglia e azienda con un marito più giovane. Nel 1925 con Edoardo Fendi conquistano con le loro creazioni di sofisticata fattura, le pellicce e la raffinata valigeria l’aristo crazia e la buona borghesia della capitale. Negli anni Trenta dimostrando grande coraggio aprono nuovi punti vendita: nel 1932 viene presentata la prima collezione di borse Selleria nella boutique in Via Piave.

Nel 1946 alla fine di un’al tra guerra i fondatori consegnano tutto quello che hanno costruito in vent’anni alle cinque figlie Paola, Anna, Franca, Carla e Alda. Le sorelle Fendi raccolgono una eredità preziosa e si spartiranno ruoli e responsabilità per proteggere Gli anni Sessanta sono quelli decisivi per la svolta: nel 1964 rilevano il vecchio cinema Bernini per il primo atelier, i laboratori e la boutique in via Borgognona. La famiglia-azienda Fendi vuole assecondare e conquistare il gusto di una clientela non più solo romana. Il Conte Savorelli di Lauriano presenta ai Fendi un giovane brillante ma poco noto. È il 1965 e Karl Lagerfeld diviene direttore creativo della maison che ha l’ambizione di far diventare icona del lusso e crea il logo della doppia F: «Il marchio Fendi diventerà celebre. Perché ha poche lettere, è un cognome che entra subito in testa ed ha una melodia che rimane immutata che si usi il francese o l’inglese». Le parole di Edoardo sono profetiche.

Luchino Visconti, Federico Fellini, Franco Zeffirelli e Mauro Bolognini cominciano a richiedere la collaborazione della Maison romana per i loro film, e negli anni Settanta le pellicce Fendi e borse e valigie vengono indossate da attrici come Silvana Mangano, Sophia Loren, Liza Minelli, Monica Vitti, oltre a donne di spicco come Jackie Kennedy Onassis e la principessa Soraya. Fendi diventa un brand.

Lagerfeld è il promotore ambizioso di una rivoluzione in una realtà imprenditoriale di sole donne: la sua ‘visione’ porta il marchio nel mondo. Una prima collezione pret à porter a Palazzo Pitti è presentata nel 1977 con 16 modelle e poi la prima sfilata nella settimana della moda milanese. Nel 1989 apre un negozio a New York: Fendi conquista il mercato americano e giapponese. Il marchio della doppia F rappresenta creatività, materiali di pregio, alto artigianato: pelli completamente tagliate e cucite a mano, è una prova d’autore quella che connota ogni creazione che nasce da sperimentazioni meticolose e azzardi. Nel 2005 la Maison festeggia gli 80 anni dalla fondazione con una sfilata su una passerella d’ecce zione, in una delle sette meraviglie del mondo. Lungo la Muraglia cinese 88 modelle sfoggiano abiti sfarzosi di un marchio che ha visto nell’evoluzione la sua cifra espressiva.

Quella di Fendi è una storia di donne, di un successo italiano che quest’anno festeggia i suoi primi 100 anni! Pur non appartenendo più in formula maggioritaria alla famiglia a cui deve la nascita, il marchio Fendi è caratterizzato ancora dalla sensibilità femminile di Silvia Venturini Fendi, figlia di Anna, direttrice artistica delle collezioni di accessori e moda uomo, che crea e lancia l’iconica Baguette, e, nel 2009, la Peekaboo e di sua figlia Delfina Delettrez Fendi, direttrice creativa della gioielleria della maison.

Una linea continua femminile regge il destino di un nome che esporta il Made in Italy nel mondo. Il legame e l’amore con Roma non si è mai spezzato, notevolissime le opere di restauro di monumenti sostenute con grande e illuminata generosità dalla famiglia che con la Fondazione Carla Fendi supporta e promuove le arti, il cinema e la cultura. Palazzo Fendi ha sede nell’edificio che appartenne alla famiglia Boncompagni Ludovisi: questa scelta risponde forse al voler rappresentare se stessi come mecenati ed eredi di grande bellezza e storia investendo così la Moda di un profondo significato e valore culturale.

( 19 marzo 2025 )

Poesia

Papa Francesco e la speranza creativa

Il pontefice riteneva che la poesia accogliesse desiderio e miseria

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

La mostra “Otto viaggi di un romanziere” allestita dalla Cineteca di Bologna negli spazi della Galleria Modernissimo

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Il viaggio ieri e oggi

Al MUDEC di Milano (per festeggiare i dieci anni della sua nascita) la mostra “Travelo gue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore”

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

Immagine Foto Gallery

© 2001 - 2025 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it