In “Alfabeto quotidiano. Le parole di una vita” di Dacia Maraini con Gioconda Marinelli-naturalista e biologa, scrittrice e giornalista- Marlin Editore, la casa editrice di Tommaso e Sante Avagliano (collana La camera del fuoco, 128 pp., 13,50 euro), Dacia Maraini si racconta per la prima volta in un ritratto intimo, personale, inedito.
In un confronto con Gioconda Marinelli, scrittrice e giornalista, l’autrice di successi di critica e pubblico come “La lunga vita di Marianna Ucrìa” e vincitrice dei premi Strega e Campiello rivela squarci significativi del proprio mondo interiore.
Frutto di una lunga amicizia, questo testo raccoglie, attraverso 250 parole, un’ampia conversazione tra la grande scrittrice e Gioconda Marinelli sui più svariati argomenti: da quelli quotidiani alle passioni e alle battaglie di sempre, presentati in ordine alfabetico.
Nella sua introduzione, dal titolo 'Volare con le parole', Dacia Maraini definisce il libro dotato del 'ritmo di una partita di ping pong': 'Gioconda Marinelli mi ha proposto questo gioco dei vocaboli e io, dopo varie perplessità, l’ho accettato. E devo dire che mi sono divertita. Ci siamo divertite. Ecco io spero che leggendo questo libro si sia presi dalla voglia di giocare e di volare da un tetto all’altro solo per il piacere di farlo'.
Dalla conversazione emergono interrogativi esistenziali: domande sul senso della vita, sull’amore, la sofferenza, la violenza, la morte. Né mancano temi scottanti e attuali come l’inquinamento e la pandemia o, in relazione al passato, riferimenti all’infanzia difficile, con l’internamento per due anni in Giappone, e a figure centrali del Novecento come il padre Fosco, Moravia, Pasolini, Morante, Piera Degli Esposti. 'La memoria è anche una presa di coscienza e quindi comporta responsabilità etica. Per questo è importante ricordare», evidenzia l’autrice di “Bagheria”, “Voci”, “Colomba” e “Trio'.
Le domande si susseguono incalzanti e le risposte e le considerazioni sono sicure, rapide, sempre sincere, mai elusive. Il libro si può leggere ad apertura di pagina, ricavandone insegnamenti e materia di riflessioni. Si tratta di un’occasione per conoscere i pensieri più reconditi e i moti dell’anima di una personalità che ha dedicato la propria esistenza alla scrittura, partendo dal presupposto di “non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente”.