Venerdì 26 aprile 2024, ore 8:57

Protagonisti del Novecento

La leggenda italiana della moda

di STELLA FANELLI

Picasso dipinge una gabbia e dentro una colomba bianca che osserva, triste, una mela rosa. Dentro quel quadro e quella gabbia Picasso pone il ritratto più autentico di una delle più illuminate donne italiane del Novecento che ha aiutato la femminilità a vestirsi di audacia e sicurezze “La nascita non è l‘inizio e la morte non è la fine” con questa massima di un filosofo cinese vissuto nel V secolo a.C Elsa Schiaparelli nel 1954 apre il racconto della vita di una donna che dice di aver visto solo in uno specchio ma di cui conosce il passato e il cuore.

A Roma a Palazzo Corsini una famiglia aspetta un figlio maschio ma il 10 settembre 1890 nasce una bambina che avrà il nome wagneriano scelto per lei dalla bambinaia tedesca: Elsa! Cresciuta in una famiglia di eruditi la piccola Elsa non potrà sottrarsi all’u nico amore felice della sua vita, quello per i libri: la biblioteca paterna è il rifugio di una bambina vivacissima e solitaria. Il piemontese Celestino Schiaparelli insegna Lingue orientali all’Università di Roma ed è il direttore della biblioteca dell’Accademia dei Lincei.

Elsa subisce il fascino dell’intelligenza di tutti gli uomini della sua famiglia, brillanti e appassionati studiosi. Quello con il padre sarà un rapporto fecondo: severo e misantropo, Celestino Schiaparelli offre una educazione eccentrica a una bambina che crescerà tra istitutrici zulu, francesi e tedesche. Maria Luisa de Dominicis, invece, figlia del console inglese a Malta è madre anaffettiva e ricorda ogni giorno a Elsa di essere la sua delusione, le ripete di essere brutta.

Elsa si rifugia in una solitudine confortevole, piena delle cose belle e preziose che sceglie e osserva e nelle parole che scrive. Molto presto la poesia sarà la più dolce delle compagne di una bambina privilegiata ma sola e scrivere darà ali alla sua anima geniale. La pubblicazione dei suoi versi da parte dell’editore milanese Quintieri sarà per la famiglia Schiaparelli uno scandalo, Elsa viene punita con l’esilio. Un collegio svizzero dovrà correggere lo spirito ribelle e disobbediente della giovane donna che adesso sa essere tenace e combattere, fiera, per la sua libertà. Sempre più ostinata e irriducibile rifiuta il matrimonio che la famiglia le impone ed elabora una strategia di fuga: farà la bambinaia nella casa londinese di un’a mica della sorella! Londra è l’orizzonte dei primi giorni felici di Elsa che, affamata di vita ed emozioni, cercherà e troverà Bellezza in ogni esperienza che il destino finalmente le offre. Mentre l’Europa trema per una guerra che ha il dovere di ridisegnare la carta geopolitica del mondo ma insegnerà all’uomo solo la solitudine e la caducità della vita Elsa conosce per la prima volta l’amore e la felicità e sposa un giovane teosofo che avrà l’unico merito di averla portata in America e averle inflitto una delusione così grande da costringere Elsa a una nuova necessaria metamorfosi e a estrapolare da se stessa una nuova forza, un nuovo desiderio di fuga.

Nel 1920 infatti la favola è già finita. Il 15 giugno 1920 moglie abbandonata dà alla luce sua figlia Maria Luisa. Elsa non ha nulla, ha sperperato per Wilhelm tutta la dote. Ma combattere è quello che ha imparato a fare da bambina. Sua madre le chiede di tornare a Roma ma Elsa rifiuta, sceglie la libertà. Va a vivere in una casa piccolissima, fa traduzioni, la comparsa, e vende lingerie francese. L’incontro con Nicole Groult cambierà per sempre la sua vita. Elsa entra nel circolo degli artisti d’avanguardia newyorkesi. Sono anni di grande lavoro: nel 1927 VOGUE pubblica la foto di tre maglioni della Schiaparelli… presentandoli come opere d’arte: Elsa ha vinto. New York con la Schiaparelli e Parigi con Chanel si contendono l’universo femminile: il little black dress di Chanel e gli abiti surrealisti della Schiap vestono le donne più eleganti del mondo. Il Nero è Chanel, Elsa ha il Rosa.

Elsa è una donna brillante, coltissima. Coco cerca di entrare nei circoli degli intellettuali, Elsa è una di loro. Dali, Picasso, Cocteau sono amici e la sua ispirazione. Le sue creazioni parlano il verbo del surrealismo. Elsa libera la Moda dall’ossequio al Passato e innova: tessuti sintetici, geometrie e colori in guerra le armi della sua rivoluzione estetica. Crea con entusiasmo i costumi per 32 film! Elsa è attratta dal Cinema e le stelle di Hollywood seguono la sua scia: Katherine Hepburn, Greta Garbo, Laure Bacall, Vivian Leigh, Ginger Rogers frequentano le sue boutique come salotti letterari. Ma giunge il tempo del ritorno ai ricordi. C’è la Guerra. Elsa lascia Parigi e torna a New York. Al suo rientro l’Europa non è più la stessa: sono Dior e Balenciaga a regnare su tutti i couturiers.

Elsa presenta la sua nuova collezione nel 1947 ma Dior la mette in ombra. Elsa capisce che c’è un tempo per combattere ma soprattutto ci sono guerre a cui arrendersi. Lascia tutto nel 1954 non prima di avere scoperto il talento di Givenchy e Pierre Cardin e si ritira ad Hammamet per ritrovarsi e scrivere di se stessa guardando a tutto ciò che la donna che ha avuto il coraggio di essere ha fatto e ha avuto da lontano, da quella distanza che l’aveva sempre difesa dal dolore e dagli abbandoni.Elsa mentre scrive il romanzo della sua vita guarda la colomba bianca in gabbia dentro il quadro che Picasso le aveva regalato. Quella colomba era riuscita a fuggire dalla gabbia e a volare!

E’ un’italiana la prima stilista che fissa con il suo sguardo il Futuro sulla copertina del Time la temerarietà delle donne del Novecento: quella italiana è Elsa Schiaparelli.

( 15 settembre 2022 )

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