Una nuova mostra interessante e impegnativa si apre alla Biblioteca Braidense con l’esposizione dedicata al mondo arabo dal titolo“Competizione e Condivisione. La lingua araba e l’editoria come luogo di incontro dal XVI al XVIII secolo”. Come afferma James Bradbury “Giacché adottando una lingua accogliamo anche il modo di pensare e la cultura del popolo a cui essa appartiene, in un mondo in cui la lingua si impoverisce sempre più a vantaggio delle immagini e della velocità di informazioni che a volte modificano il modo di vedere della gente, la sfida del futuro è cercare di riportare alla luce il valore della parola attraverso le sue testimonianze dirette”. La lingua diventa in questo modo un ponte tra le diverse culture. Quale prosecuzione di un progetto di ricostruzione della nostra storia attraverso i rapporti con l’Oriente, in cui le precedenti tappe hanno presentato i legami con l’Egitto, la Cina e il Giappone, la Braidense dedica così il suo spazio espositivo dal 7 ottobre al 13 novembre all’impatto della lingua araba, attraverso il mondo editoriale, sulla cultura occidentale dal Rinascimento al XVIII secolo, offrendo al suo pubblico 85 opere di sua proprietà accanto 8 volumi provenienti da altre biblioteche e 12 opere appartenenti a collezioni private, evidenziando la funzione della cultura araba nella trasmissione di conoscenze filosofiche, scientifiche e matematiche nel mondo occidentale.
Senza l’apertura verso le lingue orientali il Rinascimento non avrebbe portato i risultati ottenuti.
Nel percorso, strutturato secondo un ordine cronologico, si potranno ammirare dagli antichi manoscritti del Corano alle sue prime stampe, fino alle sue più antiche traduzioni in lingua italiana; le prime grammatiche arabe per l’Occidente così come le traduzioni in arabo dei libri liturgici e dei libri sacri delle Chiese Cristiane siriache e maronite del XVI secolo, fino agli splenditi testi della Tipografia Medicea, fondata nel ‘500 dal Cardinale Ferdinando de Medici con lo scopo di stampare testi religiosi e grammatiche nelle lingue orientali. Immergendo il visitatore in quello che fu il caldo clima religioso vissuto nell’Europa nel XVI secolo,
animato dalla Riforma Protestante e Controriforma Cattolica, si passa poi a entrare nel mondo della filosofia, della medicina, delle scienze occulte e delle scienze esatte attraverso 4 sezioni in cui grazie alla presenza di testi arabi tradotti in lingua latina emerge l’influsso che le conoscenze greche in ambito medico e scientifico ebbero sulla cultura araba.
Una realtà sicuramente tutta da scoprire per riflettere su tutti quei fenomeni di confutazione e proselitismo religioso e ideologico, manifestato da entrambi i mondi, che hanno messo troppo a lungo in contrasto due civiltà, che hanno molto di più in comune e condiviso di quanto si possa pensare.
Una mostra che, proprio per questo, assume un valore non solo culturale e storico, ma anche sociale, teso ad avvicinare due mondi in una prospettiva di dialogo a partire dalla conoscenza e riscoperta del loro passato.