Domenica 3 dicembre 2023, ore 2:51

Protagonisti del Novecento

Maria Callas a 100 anni dalla nascita

di MAURO CEREDA

E’ stata una grande artista, fra le più amate e note cantanti liriche del mondo. Probabilmente la più famosa ancora oggi. Ma è stata anche un “personaggio”, capace di riempire le pagine dei rotocalchi, soprattutto durante la tormentata relazione sentimentale con il miliardario greco Aristotele Onassis. Milano ricorda la “divina” Maria Callas, in occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla nascita, con un ampio calendario di eventi che, sotto la regia del Comune, coinvolgono il Teatro alla Scala, le Gallerie d’I talia, il Piccolo Teatro, la Biblioteca Sormani.

“Il palinsesto ‘Callas 100’ – spiega l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi - è un tributo della città a Maria Callas, una delle figure più influenti nella storia dell’o pera. La ricca programmazione di eventi artistici, mostre e iniziative, che coinvolge diverse istituzioni culturali di Milano è un omaggio alla carriera e all’eredità culturale della più famosa cantante lirica di tutti i tempi.

Un’opportunità, per i cittadini e i visitatori provenienti da tutto il mondo, di immergersi nel suo universo, esplorando con linguaggi diversi i molti aspetti della sua straordinaria vita di donna e di artista”.

Il nome del soprano è indissolubilmente legato a Milano.

Nata a New York nel 1923 da genitori greci, Maria Callas ha debuttato al Teatro alla Scala nel 1950, sostituendo Renata Tebaldi nell’Aida. Da allora ha interpretato alcune delle più memorabili produzioni scaligere, contribuendo a consolidare la posizione del capoluogo lombardo come capitale dell’opera nel mondo.

“A gennaio 1952 – scrive il giornalista e scrittore Pierluigi Panza - il sovrintendente Antonio Ghiringhelli la chiamò alla Scala per una Norma diretta da Franco Ghigne e il Corriere della Sera del 17 gennaio non lesinò elogi alla ‘divina’ definendo ‘la druidessa Maria Meneghini Callas artista di inesauribili possibilità tecniche e di superiore intelligenza espressiva’. Questa rappresentazione segnò l’inizio del mito Callas alla Scala”.

Il 2 dicembre, giorno del suo compleanno, si celebrerà il “Callas Day”: al Teatro alla Scala verrà proiettato il documentario “MyCallas” di Roberto Dassoni (17.30), che offre un ritratto intimo e coinvolgente della cantante, con testimonianze esclusive di chi l’ha conosciuta e ha lavorato con lei. La giornata si concluderà al Piccolo Teatro (Teatro Grassi), con una serata sulla voce dell’amore (20.30). A partire da un icastico “dettaglio” – l’incon tro tra Pasolini e il soprano sul set di Medea – Concita De Gregorio, insieme ad altri ospiti, indagherà sul non detto e i gesti mancati della Callas.

Ma il palinsesto parte prima del 2 dicembre (info su yesmilano.it/callas100). Tra le iniziative principali,

dal 17 novembre, al Museo del Teatro alla Scala sarà allestita la mostra “Fan tasmagoria Callas” (fino al 30 aprile 2024). Il visitatore verrà accolto da alcuni costumi indossati dalla cantante, tra i quali uno dipinto a mano da Salvatore Fiume nel 1953: un primo segno della seduzione che la Callas eserciterà sul mondo dell’arte, della letteratura, del cinema. Cinque sale sono dedicate ad altrettanti artisti, in rappresentanza di diverse discipline: Giorgio Armani per la moda, Alvin Curran per la musica contemporanea, Francesco Vezzoli e Latifa Echakch per l’arte, Mario Martone per il cinema (con un cortometraggio interpretato da Sonia Bergamasco).

Le Gallerie d’Italia allestiranno, invece, la mostra “Maria Callas.

Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo” (fino al 18 febbraio 2024), curata da Aldo Grasso: 91 immagini, dal 1954 al 1970, molte inedite o mai esposte, che raccontano la cantante nella quotidianità del ‘fuori scena’: la prima fotografia, del 1° dicembre 1954, la ritrae insieme ai tre grandi direttori d’orchestra Arturo Toscanini, Victor De Sabata e Antonino Votto, l’ultima, del 7 dicembre 1970, rappresenta il suo ritorno alla Scala, come spettatrice, accanto a Wally Toscanini.

La Veneranda Fabbrica del Duomo ospiterà, presso la Chiesa di San Gottardo in Corte, nel percorso di visita del Museo del Duomo, l’e sposizione “Maria Callas. La Voce e l’amuleto”. Il pezzo più significativo è un dipinto del Settecento attribuito al pittore veronese Giovan Battista Cignaroli, custodito in un cofanetto di velluto rosso. Questo quadro, raffigurante la Sacra Famiglia, fu un dono alla Callas dell’imprenditore Gian Battista Meneghini (che, più anziano di lei di 29 anni, la sposerà nel 1949), alla vigilia del suo debutto all’A rena di Verona il 1° agosto 1947.

Presso la Biblioteca Sormani, infine, verrà allestita la mostra “Callas Voce Assoluta-La Divina in Sormani”. Fino al 9 dicembre saranno esposti alcuni tra i vinili più ricercati, come le storiche registrazioni dal vivo al Teatro alla Scala tra il 1951 e il 1958. Un video, intitolato “Callas, Voce Assoluta”, traccerà il profilo dell’artista attraverso le principali tappe del suo percorso.

Maria Callas cantò l’ultima volta alla Scala il 3 giugno 1962. Nel 1964, persuasa dal regista Franco Zeffirelli, si esibì nella Tosca al Covent Garden di Londra. Nel 1974 tenne il suo ultimo concerto in Giappone. Si spense a Parigi il 16 settembre 1977.

( 13 novembre 2023 )

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