Martedì 22 ottobre 2024, ore 5:03

Libri

Una storia stratificata

di PAOLO SPIRITO

Il sole non bagna Napoli, ultimo libro di Antonella Cilento, Bottega Errante Editore, un po' saggio, ma anche guida e rievocazione storica oltre che reportage, rimanda inevitabilmente all’immortale capolavoro di Anna Maria Ortese “Il mare non bagna Napoli”, di cui la Cilento si fa in qualche modo ideale erede di inusitate coincidenze, come ad esempio l'acquisto dei propri occhiali nella stessa storica Ottica Sacco di cui si legge nelle pagine della Ortese.

Le pagine della Cilento, come la città di Napoli (porosa secondo la nota definizione di Walter Benjamin), restituiscono intatto il fascino di una storia stratificata: livello su livello si può scendere nelle sue viscere e salire fino al cielo che la sovrasta, dal decumano meno frequentato e conosciuto fino alla Napoli sotterranea, passando per il pontile di Bagnoli che può darci l’impressione di salpare in mare aperto mettendosi la città alle spalle.

Forse mai come in questo ultimo periodo Napoli ha vissuto un'inusitata rinascita creativa: dopo anni passati ad essere metro di paragone per quanto di più negativo poteva succedere nella nostra società, dalla spazzatura alla corruzione passando per la malavita organizzata, ora la città nata dalla sirena Partenope vive un periodo di risveglio soprattutto agli occhi di chi prima la guardava con sufficienza.

Il libro di Antonella Cilento tenta di ricostruire i vari passaggi che hanno portato Napoli ad avere tra le sue strade dominazioni e influenze provenienti da tutto il mondo che ancora adesso l’occhio più attento, come quello dell’autrice, supportato dalla conoscenza degli eventi che si sono succeduti su quel territorio, può ritrovare in ogni angolo, anche nel più sperduto dei bassi dei quartieri spagnoli. Così uno tra i capitoli più interessanti del libro è quello del probabile identikit del misconosciuto autore di un volume che ci permetterebbe di percorrere tutta la città di Napoli da un capo all’altro sempre approfittando dell’ombra.

“Napoli senza sole”, appunto, sarebbe uno dei più famosi libri che nessuno ha mai letto e che, però, si trova citato in numerosissimi testi e, non ultimo, in una famosa poesia di Gianni Rodari.

Come pure Mappe e Ombre, non a caso, è uno dei più gustosi capitoli da leggere per la storia che riporta alla luce una trama che da sola basterebbe a giustificare la scrittura di un romanzo a parte.

Il sole non bagna Napoli, perché uno dei fini della scrittura, almeno di quella scrittura che prova a scandagliare strade non ancora battute o non inflazionate, è un modo per leggere una città fuori dagli stereotipi che spesso la imprigionano.

Antonella Cilento ci guida così tra vicarielli, decumani e strade maestre che si intersecano nella geografia di libri scritti nel corso dei secoli, tutti ambientati a Napoli. Dal Grand Tour di settecentesca memoria fino ai giorni nostri, perché la bellezza di una città che sa costantemente sfuggire ad una definizione granitica e immobile come Napoli è quella di continuare a rinascere ogni giorno in pagine nuove.

( 20 giugno 2024 )

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