La 79^ Mostra d’Arte cinematografica esordirà al Lido di Venezia il 31 agosto e durerà fino all’ 10 settembre, con una variegata programmazione che porge il suo sguardo su vari ambiti della contemporaneità, e la presenza di decine di nazionalità. Il lavoro svolto dal direttore Alberto Barbera riproduce indicazioni di ampio interesse per la cultura, sebbene il momento rimanga globalmente difficile, fra pandemie e conflitti nel cuore dell’Europa.
E dunque, per il sociologo Edgar Morin, “ il cinema, indagato oggettivamente ci dà informazioni sulle zone d'ombra delle nostre società, che nell'insieme costituiscono il nostro immaginare, il nostro sognare, la nostra affettività”. La Mostra si inaugura con White Noise di Noah Baumbach. Tra quelli in concorso spiccano The Whale di Darren Aronofsky, Blonde di Andrew Dominik, Bardo di Alejandro González Iñárritu, cineasti al quanto attesi. Dei ventitre titoli ben cinque sono di autori italiani: Il Signore delle formiche di Gianni Amelio, un veterano della Mostra ( già Leone d’oro nel 1998), interpreti Luigi Lo Cascio ed Elio Germano; L’immensità di Emanuele Crialese che ritorna al Lido dopo un decennio, con Penelope Cruz; Bones and all di Luca Guadagnino, con un cast internazionale che comprende anche Timothée Chalamet; Chiara di Susanna Nicchiarelli, con Margherita Mazzucco, Carlotta Natoli e Luigi Lo Cascio, un film che, ha spiegato Barbera, ' restituisce la centralità al ruolo nella storia di Santa Chiara'.
Ed ancora Monica di Andrea Pallaoro ( autore formatosi negli USA) con Trace Lysette e Patricia Clarkson. Fuori concorso figurano firme autorevoli come Paolo Virzì, Gianfranco Rosi ed Enrico Ghezzi con un documentario di ben 200 minuti. Omaggio all’ultimo film del genio Kim Ki- duk, scomparso per covid nel 2020 mentre girava il film in Lituania: titolo evocativo: “ Chiamata di Dio”. Titoli interessanti come sempre nel concorso Orizzonti, dove figura Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa ambientato sul Gargano.