La montagna conserva un’aura inesplicabile e inespugnabile in tutte le epoche e ad ogni latitudine. Il Purgatorio, il Carmelo, il Golgota e più indietro il Sinai del decalogo sono varianti cristiane della simbologia delle alture. I Sumeri vedevano in ogni monte l’Uovo del Mondo, la massa primordiale indifferenziata. Nello Shuōwén Jiězì, il dizionario cinese del II secolo dovuto alla Dinastia Han, l’ideogramma della montagna è «produttrice dei diecimila esseri». Qualcosa che rimanda a Cibele, come il nome indigeno dell’Everest: Chomolugma, «Dea Madre del Mondo».