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In questo periodo – afferma lo storico Massimo Teodori, autore di numerosi saggi sugli Stati Uniti – sulla scena internazionale è cambiato tanto. Fino all’11 settembre 2001 l’America affermava la sua funzione di leadership sul sistema mondiale, ritenendo di essere rimasta l’unica potenza internazionale dopo la fine del comunismo e di essere in grado di tutelare agevolmente la propria sicurezza e quella degli alleati. Quel giorno invece è emerso un nuovo protagonista, un nemico talvolta invisibile, il terrorismo islamista. Sul piano interno, fin quando c’è stato lo scontro con l’Unione Sovietica e il comunismo mondiale, l’obiettivo principale era quello di difendersi dai possibili attacchi nucleari provenienti da Mosca. Poi con il crollo del muro di Berlino il pericolo è diventato l’integralismo islamico. Una minaccia che arriva sia dall’esterno che dall’interno tanto che è vero che Trump, dopo le campagne di Bush in Iraq e Afghanistan, preparò un decreto per bloccare l’immigrazione da sei paesi islamici. E adesso – spiega ancora Teodori – il nuovo sentimento nazionale è rappresentato dalla paura di questo insidioso nemico. Certo, gli Usa sono ormai al capitolo finale del loro intervento per garantire stabilità a molti scacchieri internazionali. In particolare, il ritiro è previsto da quelli mediorientali. Basti pensare alla Siria, con l’abbandono dei curdi, e poi proprio all’Afghanistan. Restano così solo alcuni paesi arabi amici. Anche perché la loro concentrazione ora è rivolta all’Oceano Pacifico. Si guarda soprattutto alla Cina. Ciò, però, non significa che tutti i servizi di intelligence non siano orientati più sull’attività terroristica. Dal canto nostro, c’è da dire che nonostante le dichiarazioni di Biden sulla scena multilaterale, credo che l’Europa si debba risvegliare sul fronte della difesa. Sotto ogni aspetto. Il vecchio Continente ha vissuto per circa 50 anni sull’impegno statunitense, pagato dal contribuente americano, ma ora deve cominciare a pensare che quest’ultimo non sarà più fornito dagli Usa e provvedere autonomamente come entità collettiva”.

( 10 settembre 2021 )

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