Artemis, cioè Artemide, cioè Diana, dea della caccia, ma anche del chiaro di Luna. Denominazione appropriata per il nuovo ciclo di missioni della NASA sul satellite terrestre. In tre fasi saranno gettate le basi per insediamenti umani. Non solo colonizzazione, anche cosmodromi di transito per il grande balzo verso Marte.
La luna seguita da secoli a campeggiare alta e piena sui cieli dell’immaginario. Dai tempi di Luciano di Samosata, che in “La storia vera” brucia sul tempo tutti gli scrittori successivi del fantastico inscenando un viaggio sul fatidico satellite terrestre. Superate le colonne d’Ercole come Odisseo, su una nave con cinquanta uomini d’equipaggio, il protagonista affronta un tifone che risucchia il suo vascello fino a 3000 stadi d’altezza, mantenendolo ad alta quota per otto giorni.
La navigazione aerea finisce “in una terra vasta come un’isola, splendente e sferica e illuminata da una grande luce”: è la luna